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Cagliari, Udine, Verona: Mike, ancora

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Sul razzismo non bisogna essere duri d'orecchi. Ci sono alcune città che si sentono bersagliate, ma il problema non è l'immagine di una città che resta comunque intatta.
Redazione Milanistichannel

Si parla di calcio, si parla di stadio e soprattutto di colore della pelle, di insensibilità, di becerume. Nulla a che vedere con vantaggi da trarre dalla partita, visto che ad esempio a Udine, all'inizio del 2024, dopo l'uscita shock dal campo di Mike Maignan, la partita era ricominciata con due gol dell'Udinese che aveva rimontato il vantaggio iniziale rossonero. Poi avrebbe vinto il Milan, come aveva vinto a Cagliari nel marzo del 2022 e come ha vinto a Verona nell'ultima partita prima del Natale del 2024.

Già, il Natale

Che non deve essere solo calendario e ritualità, ma soprattutto cuore aperto, cultura del rispetto e della solidarietà. Il risultato e lo sport non hanno e non devono avere nulla a che vedere con questi episodi. Cagliari, Udine e Verona restano importantissime e storiche città italiane. Ma con il razzismo è ora di finirla. Un'ora più volte buia e più volte scaduta.

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A Cagliari quando il Milan vinse 1-0 con gol di Bennacer, venne preso di mira anche Tomori, con la solidarietà di tutto il club e di tutta la panchina per il portiere e il difensore centrale rossoneri. Il 20 gennaio 2024, invece, partita sospesa al 33' del primo tempo sul risultato di 1-0 in favore del Milan, a seguito dei cori discriminatori partiti dalla Curva Nord dell'Udinese nei confronti di Mike Maignan, per poi riprendere dopo 5 minuti. Un grosso caos mediatico, assordante il giorno dopo la partita e flebile nelle settimane a venire, e poi più nulla. Fino a Verona...

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