- Calciomercato
- Squadra
- Coppe Europee
- Coppa italia
- Social
- Milan partite e risultati live
- Redazione
Davide Bartesaghi è intervenuto a Dazn nel postpartita di Inter-Milan.
Bartesaghi aveva detto che sarebbe stato un sogno giocare un derby come Inter-Milan.
Sulla sua gioia nel vincere giocando un derby da titolare: "Era un sogno e sapevo che avrei dovuto dare il 100% con questa maglia".
Sul ballottaggio vinto con Estupinan, se ci credeva a inizio stagione: "Non l'avrei mai immaginato. C'è uno staff che mi dà fiducia. Cerco di dare sempre il massimo per la maglia".
Sulla similarità con la gara con la Roma: "Ci sono tante partite diverse. Contro la Roma sono andato un po' in difficoltà ma il fatto di aiutarsi è importante".
Sull'esperienza a Milan Futuro: "Mi ha aiutato in alcuni aspetti. Come gestire la pressione in alcuni stadi contro squadre di livello. Dispiace per come è andata ma è stata un'esperienza importante".
Sul sogno Nazionale: "Il sogno nazionale è il più grande che ho ma serve serenità e avere la testa libera. Darò il massimo col Milan e speriamo anche per la Nazionale".
Su Bartesaghi di un anno fa: "Non mi aspettavo tutto questo nel giro di un anno. Grazie al Milan e al progetto Milan Futuro sono riuscito a fare tutto questo, anche se a volte i risultati non venivano".
[Iscriviti al canale WhatsApp di Milanisti Channel per leggere in anteprima tutte le notizie sul Milan. Entra a far parte di una famiglia rossonera].
Sulla vittoria: "Sono contento, le partite sono tutte difficili ma il derby è una partita a sé, mai facile".
Sull'atteggiamento di stasera: "Atteggiamento molto importante e ci siamo portati a casa tre punti importanti per la classifica".
Su Maignan: "Mike è un grande giocatore, ne abbiamo tanti. Attacchiamo e difendiamo tutti insieme. Grande merito di Mike ma tutti hanno fatto bene".
Sull'aver giocato il derby: "Onorato di aver giocato questa partita, si gioca al massimo e sono soddisfatto. Ci siamo aiutati tutti".
Sulla fiducia: "Ringrazio il mister e i compagni per la fiducia che mi danno sempre".
Sul match: "Si ragiona sempre di squadra, tutte partite difficili, a partire dalla prossima che sarà importante".
Sugli obiettivi stagionali: "Obiettivi me li tengo per me ve li dico a fine stagione".
Per tutta la settimana di avvicinamento al derby in questione, l'opinione più diffusa era quella di un'Inter nettamente favorita per i tre punti finali. Pur nonostante nelle partite d'alta classifica abbia ottenuto solamente il successo con la Roma di Gasperini, al contrario di un Milan che, dal canto suo, fatta ad eccezione per il pareggio a reti bianche contro la Juventus, aveva fatto percorso netto. Ma si sa, anche questo fa parte delle stracittadine e non sarà né la prima, né l'ultima volta, che il risultato sbugiardi le attese.
Tralasciando però i chiacchiericci della vigilia, l'Inter si è subito resa pericolosa con il gran colpo di testa in avvitamento di Thuram, sul quale Maignan ha confezionato il primo prodigioso evento della serata. Ad esso, è seguito il palo colpito da Acerbi e l'ulteriore enorme parata del portiere francese su Lautaro Martinez. Insomma, un primo tempo che, al netto del tiro pericoloso di Pulisic a stretto giro dal quarantacinquesimo, aveva evidenziato un'ottima prestazione degli uomini di Chivu. Facilitata, sicuramente, anche dalla tanta imprecisione fra le fila rossonere che aveva condizionato l'andamento di alcune potenziali azioni pericolose.
I secondi quarantacinque minuti di gioco si contraddistinguono subito con uno dei due macro-episodi che definiranno il risultato finale. A seguito di una ripartenza, Saelemaekers prova una conclusione non irresistibile dalla distanza che Sommer non trattiene. Pulisic, come un falco, si avventa sul pallone e scaraventa il pallone nella porta nerazzurra portando in vantaggio i suoi. Da lì in avanti, gli uomini di Massimiliano Allegri frequenteranno non molto la metà campo avversaria. Ma ecco che, venti minuti dopo la rete stappa-match, arriva la situazione che avrebbe potuto precludere il finale trionfo milanista. Sozza, dopo la revisione al VAR, sanziona l'intervento di Pavlovic su Thuram con la massima punizione.
Sul dischetto, si presenta l'ex di turno, Calhanoglu. Maignan, per risultato e momento decisivo della gara e potenzialmente del campionato, si trova nella medesima situazione della partita contro la Roma. La differenza è che davanti a sé c'è un suo vecchio compagno, ma non sarà l'unica. Difatti, Mike, conoscendo il numero venti nerazzurro, intuisce dove può calciare e neutralizza il calcio di rigore. Dopo quelle del primo tempo, ecco l'altra provvidenziale parata che blinda la porta rossonera. Un fattore fondamentale in derby come quello odierno che si giocano sul filo del rasoio.
Il Milan, poi, gli ultimi minuti della stracittadina li trascorre a difendere di cuore e di squadra nella sua area di rigore, a blocco basso, come già visto nelle altre pesanti vittorie contro le più prestigiose della classe. Ma soprattutto, oltre al fondamentale successo nel derby che alimenta la striscia di imbattibilità, i giocatori milanisti regalano la centesima vittoria al loro allenatore. Proprio quella figura che, dall'inizio della stagione, è divenuta la vera guida di tutto l'ambiente. Una volta smaltita l'adrenalina da vittoria da derby, sarà tempo di pensare alla prossima ostica sfida, quella contro la Lazio di Maurizio Sarri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA