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Durante gli impegni con la Nazionale Svizzera Under 21, a pochi giorni da Milan-Bologna, Zachary Athekame ha rilasciato un'intervista al quotidiano svizzero Blick. Il terzino classe 2004, prelevato dallo Young Boys per 10 milioni di euro ad agosto, nel frattempo, ha raccontato emozioni, aspettative e il grande salto a Milano.
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Nonostante solo 34 presenze nella Super League, la dirigenza rossonera ha deciso di puntare forte su Athekame. Il club ha creduto nel suo potenziale, inserendolo in un mercato estivo importante, con nomi come Nkunku, il connazionale Ardon Jashari, Ricci, De Winter, Estupinan, Rabiot e Modric..
Zachary a Blick:
"Ho la mia opinione. Ognuno ha la propria", ha dichiarato l'ex Young Boys, rispondendo a chi riteneva prematuro il suo sbarco in Serie A. "È il Milan, tutti conoscono la storia di questo club. Per me è un onore esserci".
Il salto dalla Super League alla A è stato uno shock culturale e sportivo per il ginevrino:
"È tutto davvero molto diverso. Ci si rende conto che la Svizzera, senza mancare di rispetto, è piccola se paragonata ai veri paesi del calcio. In Italia si vede la grandezza e l'impatto che il calcio ha sulla gente. È un altro mondo".
Sebbene non abbia ancora esordito ufficialmente (panchina contro Bari, Cremonese e Lecce), Athe resta concentrato. Le cessioni di Musah e Jimenez, inoltre, hanno ridotto la concorrenza sulla fascia destra, lasciando come unico vero "rivale" Alexis Saelemaekers.
"È mio compito dare il massimo in allenamento per guadagnarmi il posto. Non mi metto pressione, resto sereno".
La società ha costruito una rosa ambiziosa, ma il numero 24 non si lascia intimidire. Vuole meritarsi ogni minuto.
"Sapere che i rossoneri erano interessati alle mie prestazioni mi ha provocato molte emozioni. Ma bisogna rimanere lucidi. Sono molto contento e ora mi concentro sul lavoro".
"Era impossibile rifiutare l'AC Milan. È il Milan, tutti conoscono la storia di questo club. È un onore per me esserci. Sapere che i rossoneri erano interessati alle mie prestazioni mi ha provocato molte emozioni. Ma bisogna rimanere lucidi. Sono molto contento e ora mi concentro sul lavoro".
"Ho la mia opinione. Ognuno ha la propria".
"È tutto davvero molto diverso. Ci si rende conto che la Svizzera, senza mancare di rispetto, è piccola se paragonata ai veri paesi del calcio. In Italia si vede la grandezza e l'impatto che il calcio ha sulla gente. È un altro mondo".
"È mio compito dare il massimo in allenamento per guadagnarmi il posto. Non mi metto pressione, resto sereno".
Con l’imminente sfida contro il Bologna di domenica 14 settembre, chissà che non possa arrivare anche l'esordio ufficiale a San Siro per Athekame. Allegri, intanto, lo osserva con attenzione. Il Diavolo, però, ha puntato su di lui per il presente e soprattutto per il futuro.
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