Achille Costacurta: “Non mi drogo più, ho recuperato il rapporto coi miei genitori”

Achille Costacurta racconta: "Ho provato a togliermi la vita con sette boccette di metadone. L’equivalente di 40 grammi di eroina. Nessuno sa spiegarsi come io sia ancora vivo. Avevo 17 anni, ero rinchiuso in un centro penale minorile a Parma e dopo un anno e sette mesi non ce la facevo più. Ora mi sento rinato. Non tocco droghe, sto bene e ho recuperato il rapporto con i miei genitori. Prima litigavamo ogni giorno, ora siamo uniti. Se torno tardi, li chiamo”.

Achille Costacurta, intervista Repubblica

Il figlio di Billy Costacurta e Martina Colombari ha spiegato il suo disagio dovuto principalmente all'utilizzo di sostanze stupefacenti che lo hanno costretto a trascorrere del tempo in istituti penali.

Achille Costacurta è tornato anche sul centro penale minorile a Parma: "Dieci sigarette al giorno erano la tua moneta di scambio. Se saltavi la colazione, te ne toglievano una. Una volta, mentre fumavo, un agente mi chiese di parlare. Gli risposi di aspettare che finissi. Mi spezzò la sigaretta davanti al viso, io reagii sputandogli. Mi portarono in una stanza e mi riempirono di schiaffi. Ero solo un ragazzino".