Le parole di Conceiçao

Torino-Milan, Conceiçao in conferenza stampa: “Da domani, ogni partita è una finale di Champions”

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Giorno di vigilia di Torino-Milan, partita fondamentale per i rossoneri per continuare la rincorsa al quarto posto. Queste le parole di Conceiçao in conferenza stampa...
Roberto Scerra Redattore 

Dopo la cocente e dolorosa eliminazione ai playoff di Champions League, per mano degli olandesi del Feyenoord, è tempo di scendere nuovamente in campo. L'appuntamento, considerando anche lo storico degli ultimi tredici anni, non è dei  più semplici per la compagine milanista. Difatti, la trasferta all'Olimpico Grande Torino rappresenta un vero e proprio tabù per i rossoneri, che Sergio Conceiçao e i suoi uomini dovranno sfatare per poter continuare la rincorsa al quarto posto.

In tal senso, complice anche il ritardo accumulato fino a questo punto del campionato, la sfida con i granata è la prima di un trittico che, con ogni probabilità, risulterà decisivo per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Dopo la gara contro gli uomini di Vanoli, i quali non vincono da tre partite, il Milan farà tappa a Bologna per poi ospitare la Lazio fra le mura amiche di San Siro. Una settimana, dunque, più che decisiva per tutto il mondo rossonero.

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Come sempre, Sergio Conceiçao, scioglierà gli ultimi dubbi di formazione nel corso della giornata odierna. A tal proposito, l'unica certezza, è la partenza di Alex Jimenez dal primo minuto, al posto di Kyle Walker che, almeno inizialmente, dovrebbe riposare. Al centro della difesa dovrebbe tornare titolare Tomori, a discapito di Malick Thiaw. Quali saranno, invece, le scelte davanti? Ecco tutti i nostri dubbi relativi alla formazione.

Torino-Milan, Conceiçao in conferenza stampa

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Possiamo definire decisivo, il fatto di tirare una linea sulla Champions, e concentrarci davvero con fame e attenzione sul classifica del campionato che è da migliorare?

"E' una partita importante, storicamente difficile per noi. Dobbiamo concentrarci sia oggi che domani e vedere ogni partita come una finale di Champions."

Sul come sta la squadra.

"Nel calcio, nel bene e nel male, è un ricominciare costante in vista della prossima partita. E' costato molto a tutti, perché sapevamo di essere più forti e abbiamo perso per dettagli. Dentro alla semplicità del calcio, c'é anche la complessità per arrivare al risultato finale. Se prendiamo tutti gli episodi e tutti i dettagli, comincio a vedere un'evoluzione interessante. E' su questo che dobbiamo continuare a lavorare e a raggiungere il quarto posto, oltre che alla Coppa Italia."

Theo gioca?

"E' un patrimonio del club, ha già dato tanta gioia ai tifosi in altri momenti, lui sa che ha fatto un qualcosa che ha messo in difficoltà la squadra, ma ne abbiamo già parlato. E' disponibile per giocare come gli altri ventidue."

Ti immaginavi una situazione così complessa al Milan?

"Conosco la storia del Milan, che è gloriosa e fantastica, di cui ho un rispetto enorme. Quando non si vince in un club come il Milan, si parla sempre di più. Sapevo di trovare una situazione difficile in merito a ciò e mi va bene così."

Sull' importanza di Joao Felix.

"Il fatto di non farlo uscire è stata una decisione mia. Santiago ha avuto un pò di problemi in queste ultime settimane. Allora c'era la possibilità di mettere Abraham o mettere un pò più di movimento. Se poi mi chiedi cosa avrei fatto dopo la partita, allora siamo tutti grandi allenatori dopo la partita."

Sullo stato complessivo della squadra.

"Santi ogni giorno che passa sta meglio ma non è ancora al top. Anche perché, per il modo che voglio io di giocare, bisogna essere al massimo. Quando sono arrivato ho visto molti giocatori in difficoltà e molti infortunati. E' un mese e mezzo che sono qua, giocare ogni tre giorni partite decisive, per me e per loro, e non è facile fare una gestione perché siamo sempre tirati."

Sull'intensità del Torino e sulla gara di domani.

"Mi aspetto una partita difficile e di grande intensità. Hanno giocatori veloci, centrocampisti interessanti come Ricci e in generale giocatori che possono mettere in difficoltà con la loro intensità. Sono una squadra con tanta voglia di ottenere il risultato positivo. Dovremo prestare attenzione a tanti aspetti, ma siamo il Milan e dobbiamo portare la partita dove vogliamo noi."

La sua sfida è trasformare le cose brutte di questi mesi in obiettivi raggiunti?

"Vivo le cose con grande intensità in tutte le ore del giorno. Sono molto appassionato, penso molto al presente e di conseguenza all'allenamento che abbiamo fatto ieri. La mia sfida è dare il massimo ogni giorno. Se queste sono le difficoltà, dopo quello che ho passato dopo la morte di mio padre e di mia madre, allora non ho paura di niente."

I giocatori hanno parlato tra di loro?

"A me piace quando ciò accade e quando viene fuori la verità nello spogliatoio. Quando le cose vanno bene, i complimenti si devono fare, quando non vanno bene dobbiamo capire cosa non abbiamo fatto. Loro lo sanno, io preferisco una cosa brutta ma vera che una bella ma con un grandissimo problema dietro."

Quali sono i problemi della squadra?

"Ho individuato i problemi e ne parlo ogni giorno con loro."

Sui primi ottimi cinquanta minuti col Feyenoord.

"E' proprio quello che voglio e che vuole anche la squadra. Oggi stiamo molto meglio ed è ciò che mi da la fiducia per andare avanti. A me piace, come poi a tutti gli allenatori, una squadra corta, compatta e alta e penso che abbiamo la squadra per farlo. Sempre avendo un certo equilibrio, ovviamente, tra il pressing alto e la difesa della  nostra porta."