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Gli anni vissuti al Milan, contraddistinti dallo splendido diciannovesimo scudetto vinto in volata contro l'Inter, hanno lasciato un segno indelebile nella carriera di Stefano Pioli. Ciò, difatti, viene testimoniato ogni qualvolta il tecnico parmense si presenti ad una sua nuova squadra.
Dall'Al Nassr alla Fiorentina, il coro tutto rossonero "Pioli is on fire", è sempre stato utilizzato per presentarlo ai suoi nuovi tifosi. A conferma, dunque, di come il suo trascorso al Milan sia divenuto il suo biglietto da visita principale. Pur nonostante sia ormai un allenatore dalla grandissima esperienza. A maggior ragione quando si parla di Fiorentina, considerando il suo passato da giocatore e il suo primo, emotivamente intenso, atto da allenatore.
Alla luce di ciò, era dunque inevitabile che, durante la conferenza, vi fossero alcuni riferimenti ai suoi anni al Milan. Ripercorriamoli insieme.
Dzeko potrà avere lo stesso impatto che aveva avuto Ibrahimovic sul suo Milan?
Pioli: "Quando a fine anno non c'erano ancora le certezze che la società volesse rinnovare il contratto a Ibrahimovic, io avevo chiesto Edin al suo posto, se non avessimo tenuto Zlatan. Credo che Dzeko sia un giocatore intelligentissimo, un campione e una persona di alto profilo e spessore."
Sulle parole di Allegri in merito alle principali candidate alla prossima qualificazione alla Champions League.
Pioli: "Ho visto che Allegri non ci ha messo tra le candidate per la Champions. L'ho già segnato sulla lavagnetta."
Da segnalare, inoltre, le parole del direttore generale viola, Alessandro Ferrari, su Pietro Terracciano.
Ferrari: "Iniziamo questo nuovo anno, e vogliamo farlo innanzitutto salutando Pietro Terracciano, ragazzo fantastico dal punto di vista professionale e umano."
Quest'ultime, dunque, rappresentano la conferma definitiva sull'ormai imminente arrivo al Milan nelle vesti di vice Maignan.
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