milanistichannel news milan Ricci: “Posso dare una mano al Milan, mi ispiro a Pirlo. Ho scelto il numero 4 perché…”

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Ricci: “Posso dare una mano al Milan, mi ispiro a Pirlo. Ho scelto il numero 4 perché…”

Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 
Samuele Ricci ha parlato a Milan Tv dopo la firma a Casa Milan dei giorni scorsi. Il centrocampista italiano sarà rossonero fino al 2029
05:20 min

Nervosismo, emozione, onore. Sono questi i tre stati d'animo di Samuele Ricci da nuovo giocatore del Milan. Il suo racconto ai canali ufficiali del club, su cos'è per lui questo club, su quali siano gli obiettivi futuri e sulla scelta del numero dietro la maglia, è partito dai sentimenti per due colori.

Ricci a Milan Tv: "Prima di venire ho parlato con Gabbia, il numero 4 mi rispecchia. Sono stato in Uganda per evadere"

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Quali sono le tue emozioni ora che questo sogno di firmare per il Milan è diventato realtà?

Non sono mai stato così nervoso. Le emozioni sono tante e anche se è scontato è un onore perché sappiamo tutti il club che è il Milan. È un anno importante e le aspettative sono alte. Farò del mio meglio per ripagare la fiducia che mi è stata data.

Gli obiettivi che hai con questa maglia quali sono?

L’obiettivo è vincere più partite possibili, sarebbe la cosa più bella perché vesto la maglia del Milan è una maglia importante e bisogna sempre dare il massimo.

Crediti di aver fatto la giusta gavetta per arrivare di un top club come il Milan? 

Sì. Penso sia il momento giusto. Ho fatto un paio di anni a Empoli, la Serie B, due anni al Torino con Jurici e Vanoli che mi hanno aiutato molto. Devo dire grazie a loro se sono qui, ma devo migliorare su tantissime cose. Questo è il posto giusto dove farlo perché ti confronti e affronti giocatori importanti. Sarò sempre me stesso dentro e fuori dal campo e penso di poter dare una mano al Milan.

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Hai scelto il numero 4, perché?

È un numero che ho indossato in alcune Nazionali in passato. È un numero che mi si addice, da stabilità, equilibrio e rispecchia me e il mio modo di essere.  È stato il momento giusto.

Sei stato schierato in più ruoli nella tua carriera: mediano, play regista. In quale ti rispecchi di più tatticamente?

Adesso il ruolo del mediano in un centrocampo a tre è quello che sento più mio, però ho giocato a 3 anche da mezzala e a 2 dove non devi sbagliare nulla.

In questo club hanno giocato tanti centrocampisti importanti nella storia. Hai seguito qualcuno da vicino e magari ti sei anche ispirato?

"A chi mi ispiro? Ovviamento Pirlo, il maestro in quel ruolo. Da piccolo vedevo i suoi video. Non sono riuscito a vedere tante sue partite, ma me lo ricordo bene."

Hai già giocato con i compagni di squadra che hanno indossato questa maglia. Hai parlato con loro? 

"L’ultimo che ho sentito è stato Gabbia. Ho chiesto alcune info sul mondo Milan. Abbiamo un bel rapporto anche in Nazionale. C'è anche Pobega."

Cosa ti piace fuori dal campo? 

"Passo spesso il tempo con la mia famiglia, ma poi penso sempre al campo."

Abbiamo visto che sei stato in Uganda. Qual è la ragione di questa tua vacanza? 

"Evadere credo che sia la parola giusta. Chi è stato in Africa sa cosa vuol dire. Da un viaggio del genere ti porti dietro cose che ti arricchiscono. Rispetto a noi tante persone non hanno praticamente nulla, ma hanno sempre il sorriso stampato sulla faccia e questo te lo porti dietro."