milanistichannel news milan Ricci in conferenza: “Il Milan? Non ho esitato nemmeno un secondo”

Le parole di Ricci...

Ricci in conferenza: “Il Milan? Non ho esitato nemmeno un secondo”

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Ecco quanto dichiarato dal Samuele Ricci durante la consueta conferenza stampa di presentazione a Casa Milan...
Roberto Scerra Redattore 

Dopo le prime parole rilasciate a Milan Tv nei giorni scorsi e le prime sessioni di allenamento in quel di Milanello, è tempo di conferenza stampa di presentazione. Samuele Ricci, primo rinforzo di questo mercato estivo, si è presentato davanti ai microfoni dei giornalisti presenti a Casa Milan, alle 14:30 odierne.

Ecco le parole del nuovo numero quattro rossonero.

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La conferenza stampa di presentazione di Samuele Ricci

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Sul tuo arrivo al Milan.

Ricci: "E' il momento migliore della mia carriera. Il Torino mi ha dato tanto, ho fatto anche un post di ringraziamento. Ora ho fatto un passo importante e sono in una società come il Milan che ha un prestigio mondiale. Sono qua per ripagare la fiducia che mi è stata data e farò il mio meglio per fare ciò."

Sull'impatto con Allegri.

Ricci: "L'impatto con il mister è stato super positivo, ovviamente è un ottimo mister e uno dei più vincenti."

Sugli italiani nel Milan.

Ricci: "Era da un po che c'era questa voce del Milan, quindi avevo parlato con Matteo Gabbia e mi aveva spiegato le vicende interne. Mi sono accordo sin da subito, poi, di essere arrivato in una grande famiglia, dove tutti remano nella stessa direzione per farci rendere al meglio."

Sull'accostamento del tuo nome al Milan.

Ricci: "Nella carriera di un giocatore, soprattutto quando si è giovani, si viene accostati ai grandi club. Quando sono solo voci, non devono destabilizzare, ma nel momento in cui è diventato realtà quasi non ci credevo. Chi mi conosce davvero sa che non ho esitato nemmeno un secondo nel scegliere il Milan."

Sul compagno che più volevi conoscere.

Ricci: "Forse Leao. Lo vedi da avversario, in campo, si vede che ha qualcosa in più rispetto agli altri, poi lo conosci di persona e capisci che sul suo conto vengono dette anche delle cose non vere."

Eri tifoso del Milan in passato?

Ricci: "Il Milan è uno dei club più blasonati al mondo, l'ho seguito fin da piccolo e non posso non dire di conoscere i giocatori. Cercherò di dare il massimo."

Sulla posizione che ricoprirai.

Ricci: "Discusso no. Per quanto mi riguarda, la posizione dove mi trovo più a mio agio è quella di mediano in un centrocampo a tre. Ma non ci saranno problemi nel ricoprirne altre, se il mister mi dirà di giocare terzino, lo farò."

Sul numero 4.

Ricci: "Sicuramente è un numero impegnativo, soprattutto in una squadra così. E' un numero che hanno vestito tanti campioni, ma per quanto mi riguarda mi rispecchia. Il suo significato riprende il mio modo di essere. E' un numero impegnativo, ma farò il massimo per dimostrare di esserne all'altezza."

Dove recuperate i gol persi di Reijnders?

Ricci: "Io e Tijjani abbiamo caratteristiche molto differenti. Lui ha fatto un grande campionato ed è considerato come uno dei più forti, ma io sono io e sono qui per dare altro alla squadra."

Quanto può essere importante il Milan per la tua crescita in azzurro?

Ricci: "Penso che il Milan nella mia carriera con l'azzurro possa essere fondamentale. So anche delle difficoltà a cui andrò incontro. Però, questo fa parte della carriera calcistica. Con Gattuso ho già avuto modo di fare una chiacchierata veloce al telefono e ne sono contento."

Che contributo pensi di dare in fase difensiva?

Ricci: "Sicuramente preferisco il possesso e toccare più palloni possibili, ma negli anni al Torino penso di essere migliorato tanto in fase di non possesso. Allegri mi darà una grande mano perché penso sia un maestro su ciò."

Cosa vuol dire essere nel club delle 7 Champions e compagno di Modric?

Ricci: "Me lo avessero detto qualche anno fa avrei pensato fosse impossibile. La cosa più importante sarà imparare il più possibile ed essere una spugna nell'imparare sia dentro che fuori dal campo."

La tua evoluzione.

Ricci: "Mi piace tenere la palla, non troppo, perché nel ruolo del mediano devi fare meno tocchi possibili. Come mi ha detto il direttore, di guardare prima la giocata, comunque è una caratteristica che mi si addice."

Sulle chiamate ricevute.

"Mi hanno chiamato in tanti, tutte le persone che hanno fatto parte del mio percorso mi sono state vicine. A Torino, sin da subito, ho sentito l'amore da parte di tutti i granata verso un giocatore e mi ha accompagnato in tutti e tre gli anni. Se sono qua, è anche grazie a tutti loro. Posso solo che ringraziarli e avere bei ricordi."

Cosa ti ha colpito di Allegri?

"Da parte del mister e di tutti i giocatori, oltre al grande entusiasmo, ci siamo allenati veramente forte e con grande competizione. Ci sono buoni sentori per la stagione e faremo del nostro meglio."

Sugli obiettivi.

"Ho sempre cercato di progredire step by step nella mia carriera. Come obiettivi, questo era uno, ed è un punto di partenza. Io in primis, ma anche tutti gli altri compagni, dobbiamo meritarci l'entusiasmo dei tifosi. L'ambizione, poi, è forse la parola migliore."

Gattuso ti ha parlato anche di Milan?

"Non mi ha parlato di Milan perché è stata una chiacchierata velocissima di presentazione."

Sui trascorsi all'Empoli.

"Le cose che mi venivano dette dai mister, sapevo che erano dette per farmi crescere. Bisogna saper prendere il meglio di ciò che viene detto."

Quali saranno le vostre avversarie?

"Penso che le sappia anche te quali siano. Ho parlato di ambizione perché è una cosa che ho notato sin da subito e che mi appartiene, in cui mi sono riconosciuto tanto. L'obiettivo principale è quello di tornare in Europa. Per il resto, la cosa migliore è di pensare step by step e migliorarci, poi alla fine dell'anno vedremo."

Hai parlato anche con Dimarco e Bastoni?

"Sinceramente no."

Puoi migliorare sulla verticalità?

"Mister Andreazzoli non sbaglia mai. Devo migliorare e penso sia fondamentale per i centrocampisti, ci sto lavorando come su tantissimi altri aspetti."