Le parole di Conceiçao…

Conceiçao post Roma-Milan: “Ognuno dovrà analizzare il suo lavoro”

Roberto Scerra Redattore 
Sergio Conceiçao ripercorre quanto accaduto durante Roma-Milan. Ecco le dichiarazioni del tecnico rossonero dopo il fischio finale...

Sergio Conceiçao è intervenuto al termine di Roma-Milan, ai microfoni di Dazn.

Ecco le sue dichiarazioni.

Roma-Milan, le parole di Conceiçao

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Sulla partita.

Conceiçao: "L'ambiente non è facile dopo aver perso una finale, dove ci sono stati degli episodi, non solo nella finale, che non sono girati a nostro favore. Il VAR e AVAR che ci sono stati oggi, sono stati gli stessi di Bologna. Non dico che non ci sia il rosso di Gimenez, non ho visto ancora le immagini e mi hanno detto che ci può stare. Comunque, contro il Bologna c'è stata la stessa situazione con Gabbia. Non sto dicendo che con l'espulsione avremmo vinto, dovevamo fare molto dipiù, ma sono dettagli che diventano difficili da sostenere. Abbiamo cercato di dare il massimo, e su questo non c'è nulla da dire. Abbiamo pareggiato la partita, gli ultimi dieci minuti del primo tempo la Roma non ha toccato neanche la palla. Io ero fiducioso sul fatto che potessimo anche vincere la partita. Il secondo gol è arrivato da una palla inattiva e si può prendere gol in questa maniera. Con Luka e Rafa abbiamo avuto due palle gol per pareggiare, ma poi abbiamo preso il terzo gol."

Sull'ultima settimana e sul confronto con la società in merito al percorso fatto.

Conceiçao: "E' vero. Ognuno deve ragionare e fare una valutazione su quello che è stato il suo lavoro. Sono molto esigente con me stesso, sono tutti i giorni a Milanello a lavorare e sicuramente valuterò tutto quello che è stato fatto. Prima della partita, ho avuto la curiosità di vedere i numeri e da quando io e il mio staff siamo arrivati, oggi prima della partita eravamo in zona Champions. Non dico che sarebbero stati cinque mesi perfetti, ma abbiamo comunque fatto delle cose positive, abbiamo vinto un titolo, siamo arrivati ad una finale. Nelle partite chiave ci sono stati degli errori individuali ed episodi che ne hanno condizionato il risultato. E' un anno che non va bene per una squadra storica come il Milan, ognuno deve analizzare il suo lavoro e alla fine si parlerà, senza dubbio."

Sul saluto a San Siro.

Conceiçao: "Ho sempre vissuto questa professione con passione. Im questo momento, io sono vicino ai miei ragazzi e mi dispiace che per una parola, ho solo detto di rispettare i giocatori in campo, non potrò esserci. Perché il fallo del second gol, per me, non c'é mentre quello su Sottil, al limite dell'area, invece sì. Ma era facile da vedere, ho fatto venticinque anni da professionisti e so che i piccoli dettagli possono fare la differenza. Io sono un appassionato di calcio, in una maniera molto attiva e mi dispiacerà non essere vicino ai giocatori. Penso poi, che siamo in un momento in cui dovremo essere uniti, ancora per cinque o sei giorni, in un ambiente non facile e in una stagione non facile, ma siamo qui per prenderci tutte le responsabilità."

Roma-Milan: la sintesi della gara

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Quattro giorni dopo la finale di Coppa Italia persa contro il Bologna, lo Stadio Olimpico resta stregato per il Milan. Rossoneri ancora ko nella Capitale, questa volta nel penultimo turno di campionato.

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La Roma di Ranieri, all'ultima in casa in carriera, si impone 3-1 davanti al proprio pubblico. La sblocca Mancini, accorcia Joao Felix prima del vincente di Paredes con una grande punizione dalla distanza ed il tris calato da Cristante sul finale.

Milan che, complici i risultati sugli altri campi, è aritmeticamente fuori dalle coppe europee per la stagione 2025/26. Fiorentina e Bologna, infatti, pareggiano al Franchi, mentre la Juventus vince in casa contro l'Udinese.

Il totale fallimento della gestione societaria si riflette anche in campo, nel gioco e nelle scelte, di Conceicao prima e dei calciatori poi. L'emblema del match, in questo senso, è il rosso procurato da Gimenez per una gomitata rifilata a Mancini al 21'.

Milan nuovamente spento, troppo spesso senza idee e trazione offensiva. Mancano trame di gioco interessanti o pericolose, così come il pressing. La Roma, infatti, domina in possesso in ogni zona di campo, non trovando alcuna opposizione rossonera.

Gli uomini di Ranieri, forti anche dell'uomo in più per oltre 70 minuti, palleggiano agevolmente nella metà campo del Milan, talvolta anche in area. Il debole impulso dato dalla difesa a tre, sul finire della stagione, sembra già essersi spento.

Pesantemente affievolita la fiammata data dal cambio modulo, lo stesso ha fatto il Milan. Se la sconfitta in finale di Coppa Italia ha sancito, di fatto, la fine della stagione rossonera, il secondo ko dell'Olimpico è una nuova, importante ed evidente sottolineatura di come, per i rossoneri, l'estate dovrà significare un necessario cambio di tendenza per evitare di bissare il dramma stagionale che arriverà al termine tra una settimana.