IL 28 MAGGIO 2003 A OLD TRAFFORD RIMASE IN PANCHINA

Rivaldo: “Peccato non aver giocato la finale di Champions contro la Juve”

Rivaldo: 'Peccato non aver giocato la finale di Champions contro la Juve'
L'ex attaccante brasiliano, in rossonero dal luglio 2002 al settembre 2003, poteva andare al Real Madrid prima di arrivare in Italia: "Al Milan le cose non sono andate bene come speravo".
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

La carriera sportiva di Rivaldo è stata esotica e vasta come poche altre. Al suo apice, tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del XXI secolo, ha vestito le maglie di Deportivo La Coruña, Barcellona e Milan... ma è stato molto vicino a giocare al Santiago Bernabéu invece che a San Siro. Avrebbe seguito le orme di Figo, che nel 2000 ha salutato la Catalogna per passare al Real Madrid.

Rivaldo: 'Peccato non aver giocato la finale di Champions contro la Juve'

Tutto stava andando bene per il campione brasiliano in blaugrana, ma la situazione ha preso una svolta il giorno in cui il tecnico Carles Rexach ha lasciato la panchina del Barça. La notizia è arrivata dopo una stagione in cui i catalani avevano perso contro il Real Madrid in semifinale di Champions League e contro il Figueres in Copa del Rey. Rexach se ne andò e, involontariamente, trascinò con sé anche Rivaldo...

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L'arrivo di Van Gaal ha provocato la partenza di Rivaldo dal Barça

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I rapporti tra l'allenatore olandese e il Pallone d'Oro 1999 non sono mai stati molto idilliaci. Van Gaal ha avuto un primo ciclo con il Barça, dal 1997 al 2000, ma ha lasciato la Catalogna per dirigere brevemente la Nazionale olandese (2000/2001)E il Barcellona lo ha richiamato per la stagione 2002/2003. Quindi, il consiglio di amministrazione ha contattato Rivaldo per consultare la sua situazione una volta ultimato il ritorno di Van Gaal.

Rivaldo: 'Peccato non aver giocato la finale di Champions contro la Juve'

"Ho risposto che sarebbe stato molto difficile per me continuare con lui - racconta Rivaldo come riportato da apuestas.betfair.es -. E, se non sbaglio, Van Gaal ha detto in un'intervista che, se fosse venduto o trasferito Rivaldo sarebbe meglio, che neanche a lui sarebbe piaciuto lavorare con me, visto il passato che abbiamo avuto, chiaramente neanche io avrei voluto incontrarlo di nuovo".

Così Rivaldo non ha avuto altra scelta che negoziare un trasferimento da Barcellona. Ed è qui che entra in gioco il Real Madrid. Tuttavia, il cda dei Culés non aveva intenzione di affrontare un altro "caso Figo".

"Se arriva il Real Madrid, un grande club, anche se sei un rivale, te ne vai"

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La situazione del Barcellona era complessa in quel momento. Da un lato la società non ha posto alcun impedimento alla partenza di Rivaldo, ma non era favorevole alla sua partenza per l'eterno rivale.

Negoziando la separazione, Rivaldo e Joan Gaspart hanno avuto una conversazione in cui il presidente ha cercato di resistere a una possibile "tempesta£. Così Rivaldo svela: "Il presidente del Barcellona mi ha detto 'Per l'amor di Dio, no... l'unico club dove non puoi andare è il Real Madrid'". Ma il giocatore non era d'accordo: "Se sono libero posso andare dove voglio, ma questo non gliel'ho detto".

Il vincitore del Pallone d'Oro del 1999 non avrebbe avuto problemi a cambiare la maglia del Barcellona con quella dei blancos, soprattutto considerando che è stato proprio il Barça ad aprirgli la porta d'uscita con l'ingaggio di Van Gaal. "Lui (Joan Gaspart, ndr) voleva risolvere tutte le questioni in sospeso nel club. Mi avrebbe lasciato libero, ma mi ha detto di non andare al Real Madrid. Ma un giocatore libero, senza lavoro, se arriva il Real Madrid, un grande club, anche se sei un rivale, te ne vai. Se è stato il Barcellona stesso a non voler continuare con me e a preferire il vecchio allenatore e io ero stato campione del mondo".

E il Milan è stato fortunato

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I piani di Rivaldo di giocare per il Real Madrid sono stati vanificati. Anche se il "piano B" era tutt'altro che trascurabile. Il Milan di Carlo Ancelotti, infatti, lo ha chiamato e lui è sbarcato in rossonero nel luglio 2002.

"Alla fine le cose si sono calmate e il Milan mi ha chiamato - spiega il brasiliano -. Anche lì ho avuto un periodo difficile, una separazione. E le cose non sono andate bene come speravo. La tristezza di quell'esperienza è che non ho potuto giocare la finale di Champions League (a Manchester contro la Juve, ndr), sono rimasto in panchina, avrei voluto giocare lì".

Rivaldo: 'Peccato non aver giocato la finale di Champions contro la Juve'

Rivaldo a Old Trafford durante la rifinitura prima della finale di Manchester contro la Juventus del 28 maggio 2003 (Foto di Laurence Griffiths/Getty Images)

Tra Serie A, Coppa Italia e Champions League, Rivaldo ha segnato 8 gol e fornito 5 assist in 38 partite nella stagione 2002/2003, cifre di gran lunga inferiori a quelle che aveva registrato al Barcellona, dove, ancora oggi, rimane l'ottavo capocannoniere della storia, a pari merito con Samuel Eto'o (130).

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