Ricardo Rodriguez, uno dei tanti acquisti dell'estate del 2017 targata Fassone e Mirabelli, ha rilasciato a Calciomercato.com alcune dichiarazioni sulla sua esperienza al Milan, ma non solo.
Le parole di Rodriguez...
Ricardo Rodriguez: “Gli schiaffi di Gattuso? Anche io le ho prese…”
Ecco, dunque, quanto dichiarato dal terzino svizzero.
Le parole di Ricardo Rodriguez
—Nel 2017 è arrivato il Milan, che trattativa è stata?
"Mirabelli mi voleva fortemente, io avevo chiesto al club di andare via perché dopo cinque anni e mezzo al Wolfsburg volevo fare una nuova esperienza".
Si dice che i rossoneri ti abbiano soffiato all’Inter.
"Qualche mese prima avevo parlato con Ausilio, ma piacevo molto a Mirabelli che prima di andare al Milan ha lavorato nel club nerazzurro".
Era il periodo di Yonghong Li, uno dei più difficili degli ultimi anni: che aria si respirava?
"Noi non sentivamo questa pesantezza, eravamo un bel gruppo con tanti giocatori nuovi. Fin dal primo giorno mi hanno detto che al Milan si gioca per lo scudetto, ma quando ci sono 8/9 acquisti non è facile, serve tempo. E noi non ce l'abbiamo avuto".
Al debutto segni, tanto per cambiare, su punizione in Europa League col Craiova.
"Era la mia zona di campo, non ci sarebbe potuto essere esordio migliore".
Non capita spesso che un nuovo acquisto calci subito una punizione.
"E' vero, ma sapevano che ero bravo. Nella gerarchia di tiratori al Wolfsburg venivo prima di De Bruyne e Diego (brasiliano ex Juve, ndr).
Poi non ne calci molte altre durante la stagione.
"L'allenatore ha preferito scegliere altri giocatori, forse per non farmi andare troppo avanti. Diciamo che in squadra ne avevamo di bravi: Suso, Calhanoglu, Montolivo, Bonaventura...".
Chi era il giocatore più bravo sui calci piazzati?
"Calhanoglu e Suso".
In rossonero sei stato allenato da Montella e Gattuso, ci racconti un aneddoto con loro?
"Montella era un buon allenatore ma era un periodo in cui non si vinceva e non siamo stati molto insieme. Gattuso bravo ma tosto, a volte volavano schiaffi e anch'io le ho prese".
Chi era il giocatore col quale avevi legato di più?
"Io, Calhanoglu, Borini e Kessie facevamo gruppo".
Dopo un paio di buone stagioni perdi il posto in favore di Theo Hernandez appena arrivato.
"Quell'anno aveva iniziato Giampaolo, esonerato dopo sette partite; ho giocato le prime tre, poi ha preferito Theo. Eppure io avevo le caratteristiche per fare una difesa in linea come piaceva a lui"
Poi è arrivato Pioli.
"Con me si è sempre comportato bene, ma da quel momento in poi Hernandez è diventato titolare. Avevo capito che non avrei avuto spazio e che mi vedevano solo come vice Theo, così ho chiesto di andare via".
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