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Quasi come una sana abitudine, Tijjani Reijnders torna a parlare del Milan: sarà per le domande dei cronisti, ma il rossonero rimane sempre nei suoi pensieri. Questa volta l'olandese si è finalmente espresso chiaramente. Una decisione presa consapevolmente, ma che è stata comunque dolorosa per entrambe le parti: società e calciatore.
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Ai microfoni di ComAve nella mixed zone nel post partita dell'ultimo match dei Citizens, Tijiani Reijnders ha raccontato le emozioni legate al trasferimento in Premier. Il centrocampista olandese ha spiegato il conflitto interiore che ha provato al momento della scelta: «Lasciare il Milan è stato difficile, avevo un buon rapporto con tutti: dai tifosi ai compagni, passando per lo staff. Tuttavia il City è arrivato e penso sia stata la scelta migliore per me: il Manchester City negli ultimi anni ha vinto tanti trofei, grazie anche all’allenatore e ai giocatori qui presenti. Sono ancora legato emotivamente al Milan, ma non dovevo perdere questa possibilità».
In merito ai nuovi arrivi a centrocampo al Milan: «Il Milan ha giocatori di qualità, spero possano fare il massimo e mostrare di poter lottare per la Champions League e per vincere trofei».
Sullo scudetto Reijnders non ha dubbi su chi tifare: «Hanno una bella squadra, spero possano vincere la Serie A».
Le dichiarazioni di Reijnders chiariscono la volontà latente dell'olandese durante lo scorso calciomercato. L'alternativa di restare al Milan è stata certamente considerata, ma rapidamente accantonata di fronte al contratto offerto dal Manchester City e alla prospettiva di giocare in Champions League sotto la guida di Pep Guardiola. Una scelta che, seppur facile agli occhi di molti, era ancora più difficile da rifiutare per un professionista della sua caratura.
Con la cessione di Reijnders, il Milan ha perso un finalizzatore eccezionale, un centrocampista capace di incidere dalla metà campo in avanti. Tuttavia, questa partenza ha permesso ai rossoneri di ristrutturare il centrocampo, rendendolo più solido e variegato nelle soluzioni. L’arrivo di Modric, Ricci, Jashari e Rabiot ha trasformato completamente la fisionomia della metà campo rossonera, realizzando una rivoluzione silenziosa, ma fondamentale per la squadra.
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