Reijnders espulso, Kalulu no: qual’è il metro di giudizio per un cartellino rosso?

Non si placano le polemiche dopo il match di venerdì sera fra Atalanta e Milan, alla luce del primo (clamoroso) gol realizzato dall'Atalanta. Una rete assolutamente irregolare, tanto da far arrabbiare tutti i tifosi rossoneri, ma non solo. Questa volta infatti, anche la stessa società rossonera ha avuto qualcosa da dire, e lo ha fatto tramite il suo allenatore: Paulo Fonseca. Un allenatore che difficilmente parla di arbitri, ma che si è sentito in dovere di farlo, e pensare che ancora non poteva sapere del caso Kalulu...

Per Kalulu nemmeno il fallo fischiato, per Reijnders il rosso...

Tutti infatti hanno visto quanto accaduto sabato sera, nel corso dell'incontro fra Juventus e Bologna, quando l'ex Milan Pierre Kalulu ferma Odgaard lanciato a rete. Un intervento certamente falloso, che ricalca perfettamente quello commesso dal milanista Reijnders contro l'Udinese. Il rossonero fu espulso, nell'intervento dello Stadium invece, non soltanto non c'è stata la massima sanzione, ma (pensate un po') nemmeno il fallo fischiato. Ma come? Le regole non solo le medesime? Lo stesso Luca Marelli, commentatore arbitrale DAZN, ha confermato la decisione, segnalando come il bolognese non fosse in controllo della palla. Ma nemmeno a San Siro, ci permettiamo di dirlo, il giocatore lo era. Eppure questo non ha impedito il rosso.

Quasi certamente ci sarà la squalifica di Paulo Fonseca

Ebbene si, lo avete letto tutti. Le notizie di queste ore parlano di una squalifica in arrivo per il tecnico rossonero, reo di aver portato alla luce le sue sensazioni sull'arbitraggio di La Penna. Il tecnico rossonero ha dichiarato di "non aver dormito prima del match", proprio per la designazione arbitrale. Una dichiarazione forte, lo capiamo, ma non molto diversa da quella di poche settimane fa di Antonio Conte. Il tecnico del Napoli disse "A volte viene da pensare male". In quel caso nessuna squalifica, niente di niente. Ora per Fonseca si sono già mossi sia gli arbitri che alcuni media. Tutto normale, insomma. Del resto, si sa, tutti possono parlare...il Milan no.