Rabiot e Camarda, ma anche Modric e Jashari: c’è un Milan che sorride

Ieri sera avrà visto la sua Svizzera vincere in Svezia e avvicinarsi all'obiettivo di qualificarsi al Mondiale del 2026, dove conta di esserci. Ardon Jashari sta seguendo a Milanello un programma personalizzato per recuperare appieno dall'infortunio. Quando rientra? Più o meno a metà novembre, volendo essere cauti.

E Rabiot fa gol

L'ultima volta al Parco dei Principi non era stato bello per Adrien Rabiot, insultato dai tifosi del Psg per il “tradimento” di aver scelto il Marsiglia. Ieri, il giocatore del Milan è tornato nel suo ex stadio con la Francia e ha replicato firmando il gol liberatorio, prima del tris di Thauvin, fischiato pure lui per il passato marsigliese.

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Modric è rimasto in campo per tutto il match nello 0-0 portato a casa dai croati contro la Repubblica Ceca. E Modric non ha fatto una piega: presente, solido, instancabile. Se ne è accorto anche il ct ceco Ivan Hasek: “In alcuni momenti i miei se ne sono occupati, ma è difficile stancare Modric. È incredibilmente forte per la sua età”. Roberto Donadoni: “Mi auguro che Modric possa riuscire a giocare il più possibile con questa intensità, sicuramente è un valore aggiunto per quello che esprime in campo, ma anche per l'esempio che dà fuori”.

Massimiliano Allegri, votato miglior allenatore del mese di settembre, ha plasmato un Milan che si è adattato a Santiago Gimenez e ha puntato forte su Christian Pulisic, che ha saltato l'ultimo allenamento con gli Stati Uniti per precauzione, ma le sue condizioni non preoccupano.