Non è il momento di cambiare obiettivo. Per puntare a qualcosa in più rispetto al ritorno in Champions League ci sarà tempo da marzo in poi, a seconda della piega che avrà preso la classifica in primavera. La partita di Udine per il Diavolo però ha una grande importanza.
DATI E TENDENZE
Pochi gol e pochissimi tiri subiti: gli Expected Goals rossoneri all’esame Udine

La fascia da capitano sul braccio di Gabbia
—In conferenza stampa Allegri ha sottolineato un dato: la formazione rossonera ha una percentuale realizzativa che va assolutamente migliorata. Gli xG, cioè i gol attesi sommati delle tre partite con Cremonese, Lecce e Bologna, rivelano di un Milan che ha trovato la rete meno di quel che doveva: 4 gol segnati contro 5,37 attesi.
L'altro lato della medaglia
—Dopo le due reti cremonesi, il Milan non ne ha più incassata una né quasi ha rischiato di incassarne: ha subito appena 16 tiri, e solamente 5 nello specchio della porta. Nessuno nei cinque campionati europei più importanti ne ha ricevuti di meno, 0,23 expected goals avversari a partita, l'Athletic secondo più del doppio, 0,5.
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—“Non ci devono essere più up e down emotivi, serve equilibrio”. “Questo è un ambiente esplosivo, io cerco di scansare le bombe”. Massimiliano Allegri ieri ha aperto il manuale del vecchio e saggio allenatore, pronto a raffreddare i facili entusiasmi e riportare tutti alla calma. La partita di questa sera lo preoccupa. Modric e Rabiot hanno alzato il livello nel cuore del gioco, con classe e leadership. Allegri ora si affida a loro per trovare quella continuità di risultati che deve essere alla base della stagione di rilancio del Milan. Dopo due vittorie consecutive, un tris che porterebbe energia ed entusiasmo in vista del doppio esame con Napoli e Juve.
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