Nella partita di sabato sera a livello arbitrale è accaduto qualcosa che sta passando tutto sommato sottotraccia. Sull'1-0 per il Milan nel primo tempo, Saelemaekers riceve palla a ridosso dell'area di rigore punta Lovik e lo salta, entra in area e con una sterzata di sinistro taglia l'area del Parma. Il più lesto a capire la giocata di Saele è Ndiaye che lo accompagna spalla a spalla, i due arrivano quasi a ridosso della linea di fondo campo ma ad arrivare per primo sulla palla è il belga che la tocca di interno sinistro e la sposta dalla disponibilità del difensore. Il gialloblu tocca il rossonero sul piede senza toccare palla che resta nella disponibilità dell'avversario.
INTERROGATIVI ANCORA VIVI
Parma e Di Bello: quella chiamata del Var senza chiaro ed evidente errore…

Parma, Di Bello senza dubbi: rigore, poi il Var...
—Le prime immagini televisive hanno subito dato sostanzialmente ragione alle sensazioni di campo. Si può magari disquisire su quanto l'esterno destro del Milan possa aver accentuato il contatto ma c'è tocco e non si può parlare di simulazione. A questo punto accade quel che non ci si aspetta: Maggioni dalla sala Var richiama l'arbitro a una revisione video. Un OFR chiamato senza che Di Bello abbia visto male o si sia perso qualcosa. Infatti l'arbitro, dopo aver rivisto le immagini video, conferma la decisione di campo.
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La domanda sorge spontanea: ma se il contatto tra difendente e attaccante c'è, e le immagini lo confermano, se il parmense tocca il milanista sul piede senza giungere sulla palla, se l'entità del contatto è una sensazione di campo che deve restare tale perchè la sala Var ha richiamato l'arbitro? Oltretutto essendoci contatto decade anche ogni possibilità di simulazione e la sala Var non è autorizzata a valutare l'entità di un contatto.
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