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Sembrava fosse l'annata giusta, quella dell'addio ufficiale, della separazione, di una rescissione consensuale, invece a Divock i soldi fanno comodo e fino all'ultimo centesimo. Del resto, chi ne farebbe a meno? Qui però non si tratta di una semplice questione di soldi. Sembra quasi che Origi si sia imputato contro il Milan, quasi come se volesse sabotare alcune operazioni di mercato che i rossoneri, senza anche il salasso del suo stipendio, avrebbero potuto fare. (E non c'è solo il suo, ma anche quello di Bennacer - 4.2 milioni netti a stagione -che scade nel 2027).
Origi negli ultimi due anni ha avuto varie offerte, molte dall'Arabia e lì sì che di soldi ne avrebbe guadagnati. Anche di più rispetto a quanto percepisce dal Milan. Il Belga però si è imputato. E forse è nel sangue dei belgi non smuoversi quando si tratta con il Milan...Questo però è un altro discorso.
Origi non voleva svernare in Arabia, preferiva più le colline toscane, il mare ligure, e le fashion week milanesi, parigine, inglese. Altro clima, altra vita.
A metà giugno si è rivisto per la prima volta, dopo più di un anno. Origi, con il suo agente è arrivato a Casa Milan, l'ipotesi era rescissione, invece no... Ancora tutto tace. La richiesta era quella di percepire due milioni come buona uscita. Insomma Origi voleva ancora un 50% dell'ingaggio che prende. Vestiti e vacanze del resto costano. Vedremo se il mese di agosto sarà quello buono, quello in cui il Milan, oltre a completare la rosa con un attaccante, potrà dire addio ufficialmente a un'altra ex prima punta. Sarebbe la 4ª in una sola estate, dopo Abraham, Jovic e Camarda.
Il belga è arrivato al Milan all’inizio della stagione 2022/23, dopo la fine della sua esperienza con il Liverpool. Essendo un acquisto “a zero”, il suo costo di trasferimento ammonta a 660mila euro.
Nel Bilancio e Relazioni al 30/06/2024 AC Milan S.p.A. riporta nella sezione "Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori" la movimentazione individuale dei singoli tesserati. Per Divock Origi il bilancio indica in modo esplicito un “costo storico” iscritto pari a 660.000 euro (valori espressi in euro; tabella del prospetto dei diritti pluriennali riportata nel bilancio).
Infatti nelle prassi contabili dei club possono essere capitalizzati — e quindi iscritti tra i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori — componenti di costo quali commissioni ad agenti, eventuali bonus di firma o altre spese direttamente riconducibili all’acquisizione del contratto.
In sostanza, si tratta della cifra spesa sotto forma di commissione pagata agli agenti. Nella stagione 22/23 il Milan ha ovviamente pagato anche l'ingaggio del belga.
Ogni club paga un ingaggio per ogni singolo calciatore calcolato sulla spesa lorda e non netta. Origiha firmato un contratto quadriennale con scadenza al 30 giugno 2026 dall'ingaggio di 4 milioni netti. Il Milan ha potuto contare del beneficio del decreto crescita e all'anno Origi è arrivato a costare annualmente (contando il solo ingaggio) 5.24 milioni di euro.
Il criterio contabile applicato ai diritti pluriennali è quello dell’ammortamento su base temporale corrispondente alla durata residua del contratto. Per Origi il bilancio mostra:
• Costo storico iscritto: €660.000.
• Ammortamento annuale contabilizzato: €165.000.
• Valore netto contabile al 30/06/2024: €330.000 (ovvero il costo storico meno gli ammortamenti accumulati).
La presenza di un ammortamento annuale di €165.000 è coerente con un piano di ammortamento su 4 anni (660.000 / 4 = 165.000). Questo significa che, per quanto riguarda la voce “cartellino / diritti pluriennali”, l’impatto annuo in conto economico rilevato dal club è stato 165mila euro
Il suo valore netto a bilancio è invece sceso a 330mila euro. Il che significa che in caso di cessione, al Milan basterebbe incassare più di questa somma per fare registrare una plusvalenza. In caso di vendita il club rossonero potrebbe inoltre risparmiare la quota di ammortamento rispetto alla stagiona 2023/24, pari appunto a 165mila euro.
Con i 12 milioni di euro, il Milan nel corso delle ultime tre stagioni non avrebbe potuto comprare nessun calciatore che avesse potuto fare la differenza, ma sicuramente l'idea di spesa di quei 12 milioni di euro sarebbe potuta essere quella di alzare il costo del monte ingaggio per i calciatori.
Cosa vuol dire? Permettersi magari un calciatore dall'ingaggio un po' più alto rispetto ai parametri del Milan.
Faccio un esempio. Attualmente il Milan vuole offrire a Vlahovic 7 milioni di euro. Al di là del fatto che comunque, anche avendoceli, l'intenzione non sarebbe stata quella di offrire i 10 milioni annui per 4-5 stagioni come chiede il serbo, comunque si sarebbe almeno potuto fare un ragionamento del genere. Oppure un'altra proposta sarebbe stata quella di offrire un premio alla firma.
La somma sarebbe potuta servire per alzare le commissioni agli agenti durante le trattative. In queste tre stagioni ne ricordiamo 3. Botman, proprio nell'anno 23-24. Thuram la stagione successiva e infine Zirkzee quella passata.
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