Un’occasione per Okafor: e se fosse ancora al Milan il 1′ settembre?

Quattro gol in due spezzoni di partite amichevoli non sono un dato attendibile sul quale poter costruire un riscatto. Tuttavia sono un indizio. E gli indizi si sa, soprattutto in estate, devono essere colti e magari debitamente pesati. L’estate di Noah Okafor d’altronde era iniziata con l’etichetta abbastanza tautologica di “giocatore sul mercato”, una formula che vuol dire tutto ma che, in fondo, non significa nulla.

Gli ultimi due anni di Okafor

Quando due anni fa Okafor è stato arrivato al Milandal Salisburgo, il suo arrivo fu salutato con un certo favore, ma anche con molta curiosità sia dalla critica, sia dalla tifoseria rossonera. Non era un attaccante con numeri da capogiro, ma era comunque un ragazzo giovane, bravo a giocare con la squadra e per la squadra, in possesso di doti tecniche non comuni, capace di agire sia da centravanti, sia da esterno di sinistra. Un investimento mirato su un giovane di talento insomma.

Okafor poteva essere un’occasione da cogliere. Non a caso, il suo primo anno rossonero mise in scena qualche ombra, ma anche luci importanti. Sei reti preziose, non da attaccante titolare, costellarono il suo universo rossonero nella stagione 2023-2024. La stagione scorsa iniziò subito con il bagliore del suo primo gol in campionato che diede al Milan un pari insperato con il Torino.

Il prosieguo tuttavia divenne una sorta di buco nero; la parabola di Noah iniziò a mutare traiettoria, divenendo a tratti sempre più discontinua, impalpabile, inespressa. A gennaio il prestito a Napoli fu una sorta di preavviso di sfratto per Noah che, tuttavia, a Napoli non è riuscito a dare alcun contributo alla causa dello scudetto partenopeo, limitandosi a qualche subentro senza lodi.

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Prospettive future

E così il ritorno al Milan dopo il prestito partenopeo, dava la netta sensazione di un breve passaggio in attesa di trasferirsi in altri lidi. Ed invece in questo precampionato Noah Okafor ha voluto lanciare un segnale. Senza interviste o frasi ad effetto ma con il lavoro, il sacrificio, una ritrovata forma fisica che gli mancava da qualche mese e ben due reti contro il Liverpool (oltre a due contro il Perth).

Basterà tutto questo per convincere Massimiliano Allegri a tenerlo in rosa?

Difficile dirlo ad un mese dalla chiusura del mercato. Senza dubbio, un giocatore come Okafor, bravo ad agire sia da prima punta, sia da esterno offensivo, non può essere ceduto a cuor leggero, soprattutto se il ragazzo mostra di aver ritrovato una traiettoria professionale solida e positiva. In 30 giorni tutto può cambiare, ma una possibilità di essere ancora al Milan il 1° settembre è giusto darla ad Okafor. A patto che il suo focus rimanga esclusivamente il Milan, il campo, il sacrificio, gli allenamenti e la professionalità.