Il nuovo volto del Milan: com’è arrivato il primato di migliore attacco della Serie A

Tra le squadre che stanno dimostrando maggiore continuità e brillantezza nell'ultima fase di campionato c’è sicuramente il Milan. Dopo un inizio con molti bassi, i rossoneri sembrano aver trovato la propria identità, sia sul piano tattico che mentale. Il recente passaggio al modulo 3-4-3 ha restituito equilibrio e solidità, trasformando la squadra in un collettivo unito e prolifico. I risultati non si sono fatti attendere: con il primato di miglior attacco della Serie A con 10 gol segnati nelle ultime cinque giornate, il Milan batte un colpo e fa vedere di cosa è capace.

I frutti del lavoro del Milan

Un dato, quello sopracitato, che non sorprende chi ha seguito da vicino l’evoluzione della squadra. Già sotto la gestione Fonseca si intravedevano idee offensive ben delineate, ma mancava spesso l’organizzazione in fase di non possesso. Con Conceição invece, la transizione verso un sistema più compatto e attento ha portato a un miglior bilanciamento tra attacco e difesa.

Il 3-4-3 ha valorizzato al meglio diversi interpreti: Rafael Leão, più libero di agire e puntare l’uomo, è tornato un vero protagonista; Pulisic continua a essere un punto di riferimento centrale, mentre gli esterni di centrocampo, come Theo Hernandez e Jimenez, garantiscono ampiezza e apporto continuo alla fase offensiva.

La chiave per il primato di miglior attacco del campionato

Il vero punto di svolta è stato l’equilibrio. Se in passato i rossoneri pagavano a caro prezzo sbavature difensive e blackout improvvisi, oggi la solidità è tornata a essere un punto di forza. Il Milan non solo segna tanto, come lo dimostra appunto il primato di miglior attacco del campionato nelle ultime cinque giornate, ma concede meno, mantenendo alta la concentrazione per tutti i 90 minuti.

Rispetto al recente passato, ora c'è una struttura più chiara, un gruppo compatto e una fiducia crescente nei propri mezzi. Con questa versione più consapevole, i rossoneri hanno le carte in regola per creare un percorso futuro più roseo di quello dell'anno in corso e magari lottare fino all’ultimo per qualcosa di più ambizioso. La stagione non è ancora terminata però, e il segnale è chiaro: il Milan c’è, ed è tornato con idee, gol e fiducia.