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In una lunga intervista rilasciata alla radio spagnola 'Cadena Ser', Alvaro Morata ha riflettuto a lungo sulla scelta di lasciare la Spagna in estate e trasferirsi in Italia, al Milan. Le sue dichiarazioni sembrano voler tornare indietro nel tempo e magari, anche se ormai impossibile, cambiare le sorti di quell'estate post Europeo vinto con la Selección Spagnola. "Il Cholo Simeone mi amava, ho scoperto un lato di lui che non conoscevo".
Morata parte dalla fine della storia con i rossoneri, dicendo di aver capito molte cose dopo l'esonero di Fonseca: "Avevamo battuto l'Inter e il Real Madrid in Champions League, all'improvviso poi le cose hanno iniziato a complicarsi. Quando ho iniziato a capire di essere un problema per la società allora ho capito che dovevo andarmene e cercare un'altra strada". La dipartita di Paulo Fonseca a dicembre è stato un punto cruciale per l'avventura rossonera dell'attaccante spagnolo. "Fonseca mi chiamava ogni giorno la scorsa estate, e in quel momento avevo bisogno di sentirmi amato. Ripensandoci ora, anche il Cholo mi stimava e mi amava però". Le parole di Morata lasciano a intendere che probabilmente solo Fonseca lo aveva voluto così tanto e, una volta esonerato, non c'erano più molti motivi di prolungare la permanenza a Milanello.
"Anche se non ha senso dirlo ora, ma in estate avrei dovuto riflettere di più. Mio padre e il mio agente mi dicevano che sbagliavo ad andare ai rossoneri". Adesso Morata si dichiara felice ed entusiasta della nuova avventura turca post-Milan insieme a tutta la propria famiglia riunita. Il passo fatto, secondo l'attaccante, è stato quasi necessario per ritrovare se stesso dopo i brutti 6 mesi nel club di Via Aldo Rossi, dove ha collezionato 25 presenze totali, 6 gol e 1 assist. L'esperienza al Galatasaray non è definitiva però, il prestito di Morata scadrà nell'estate del 2026, e solo allora il club turco deciderà se esercitare il diritto di riscatto. In caso contrario, dovrà fare ritorno al Milan.
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