Le parole di Alvaro a Jugones

Morata torna a parlare: “Ho ancora 6 mesi al Galatasaray, ma dopo…”

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Il capitano della Nazionale spagnola, sempre schietto, è stato intervistato prima della semifinale di Nations League contro la Francia di Theo e Maignan
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mbambara Vice direttore 

Alvaro Morata è un giocatore del Galatasaray in prestito dal Milan, ma vorrebbe tornare nel calcio spagnolo. Lo ha ammesso al programma televisivo "Jugones", su La Sexta, prima della semifinale di Nations League contro la Francia. E ha rivelato che vorrebbe che quella squadra fosse il Getafe, dove ha fatto parte della cantera.

Mercato-Morata, le sue parole dal ritiro della Spagna

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“Ho ancora sei mesi al Galatasaray, ma dopo non so cosa succederà. Naturalmente mi piacerebbe tornare in Spagna”, dice l'attaccante spagnolo.

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ROTTERDAM, NETHERLANDS - MARCH 20: Álvaro Morata #7 of Spain in action in the second half of the UEFA Nations League quarterfinal leg one match between Netherlands and Spain at De Kuip on March 20, 2025 in Rotterdam, Netherlands. (Photo by Alex Bierens de Haan/Getty Images)

Al momento non c'è nessuna offerta da parte del Siviglia, di cui si è parlato: “Non è vero, almeno non che io sappia. Ma il Siviglia è un grande club e come posso escluderlo...”.Ma insiste sul Getafe: “Farò di tutto per giocare per il Getafe”.

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Ha anche fatto una promessa a "Jugones" e "El Chiringuito". Una promessa che ha conservato in una busta e che Josep Pedrerol ha già sul set. Se la Spagna vincerà la Nations League, la aprirà.

Alvaro a Marca lo scorso febbraio

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Alvaro Morata aveva parlato a fine febbraio del Milan dopo il suo passaggio al Galatasaray. Intervistato dal quotidiano spagnolo Marca, si era espresso così:

Perché la scorsa estate decise di lasciare l'Atletico Madrid?

"In quel momento era ciò che mi chiedevano il corpo e la testa. Ci sono volte che si prendono decisioni nei momenti opportuni, più o meno giuste. ma alla fine se mi guardo indietro mi rendo conto che la tifoseria in un certo senso mi ha capito e che dopo l'Europeo la gente non mi vedeva più allo stesso modo. Sono decisioni personali che si prendono. Sono andato al Milan per il mister (Fonseca), che ha dimostrato di volermi davvero, ma dopo pochi mesi un progetto che sembrava una cosa è diventato un'altra. Di conseguenza non mi sentivo a mio agio, io ero andato lì per stare con Fonseca".

Due trasferimenti in pochi mesi, come mai?

"Circostanze del calcio. Alla fine ognuno deve pensare a se stesso. È facile parlare, ma se tutto va bene, la prossima stagione giocherò in Champions e questo è una cosa importante per me. Volevo continuare a competere al massimo livello europeo, cosa non semplice".

Ancora Morata

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Sul Galatasaray?

"Sono molto contento. Sto vivendo un'esperienza che a priori può essere diversa. Ho incontrato un paese meraviglioso, un club incredibile e persone simpatiche al massimo. Amo la vita che ho qui e sono molto felice di essere venuto".

In merito al rapporto con Alice?

"Sono molto felice. Tutto nella vita ha uno scopo: migliorare e appianare le piccole divergenze. Ci amiamo molto, non è successo niente di importante che ci abbia portato a prendere questa decisione . Sono piccole cose che capitano, ma tutto questo mi ha aiutato a dare valore, a saper distinguere ciò che voglio da ciò che non voglio. Ho capito che voglio stare con la mia famiglia per tutta la vita".

Infine un commento sui Club della sua carriera:

"Real Madrid: la grandezza e la potenza. Juventus: è un ambiente familiare, un’azienda e un club fantastici. Lavoratori meravigliosi. Chelsea: è la Premier League e l’Inghilterra. Non posso dire altro perché sono stato lì per poco tempo. Le dimensioni dimostrano che è una squadra importante. Atlético: I tifosi senza dubbio e le radici e la storia che hanno. Il modo di sentire la vita. Possono passare anche cento anni e tu avrai ancora lo stesso entusiasmo. Insegnerò ai miei figli la filosofia di vita dell’Atletico. Lavori ogni giorno con lo stesso entusiasmo e un giorno vincerai. Milan: È un grande club, con persone molto unite e pieno di storia. Galatasaray: Sto con i tifosi, che sono incredibili e trattano la persona più che il giocatore. La Nazionale: è tutto, è una delle cose più belle che possano capitare a un calciatore. Chiunque abbia indossato quella camiseta te lo dirà. È qualcosa di incredibile".