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Al Milan non riesce a segnare più nessuno. Un'affermazione che dalla seconda giornata di Serie A alla sesta, conclusa con lo 0-0 contro la Juventus, trova una sola eccezione, anche se con asterisco.
L'unica volta in cui il Milan ha subito un goldopo la rete su azione di Bonazzoli, in Serie A, è stata nella gara contro il Napoli giocata e vinta a San Siro. L'asterisco è, però, d'obbligo e questo perché la rete di De Bruyne non arriva su azione, ma su calcio di rigore. Ergo: l'ultimo gol su azione che ha subito il Milan risale alla prima giornata di campionato. Ergo: sono 4 i clean sheet del Milan nelle prime 6 gare.
I rossoneri con Massimiliano Allegri hanno, così, cambiato pelle. Dietro non si balla più, nessuna discoteca, ma più solidità e compattezza tra le linee. Tutto questo viene raccontato dai numeri, come piace a Max. E quale agenzia statistica migliore di Opta può confermare quanto raccontato sul Milan di Allegri? Un Milan che ricorda molto quello di Ancelotti della stagione 2006-2007.
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Dopo il pareggio per 0-0 contro la Juventus, i dati di Opta certificano l’eccezionalità del rendimento:
“Il Milan ha registrato quattro clean sheet nelle prime sei gare di una stagione di Serie A per la seconda volta nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95), dopo il 2006/07 (quattro anche in quell’occasione). Muro.”
Un termine, muro, che riassume perfettamente la sensazione di chi osserva questo Milan: una squadra che si muove compatta, che difende in undici, e che sembra quasi divertirsi a togliere ogni spazio agli avversari.
Allegri ha rimesso al centro il concetto di equilibrio, scegliendo di partire dalla base. Difesa alta quando serve (poco), linee corte e coordinazione impeccabile tra i reparti.
E se i clean sheet non bastano, possiamo aggiungere un altro dato, quello dei tiri concessi. Il Milan è la squadra di Serie A che concede meno tiri agli avversari. Ultimo ergo: numeri alla mano, in questo momento in Italia nessuno difende meglio dei rossoneri.
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