Il sorriso del fuoriclasse

Luka Modric: “Milan? (sorride) Non ho ancora deciso il mio futuro”

Modric Milan
Il croato sorride pensando al Milan, ma resta concentrato sulla Nazionale.
Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 

Luka Modric e il Milan, un matrimonio che sembra ormai prossimo alla celebrazione, anche se manca ancora l’ufficiale di stato civile a sancirlo. Secondo i rumor provenienti da ambienti vicini al giocatore e al club, l’intesa è a un passo: la firma sul contratto sarebbe l’ultimo tassello prima che il fuoriclasse croato possa indossare finalmente la maglia del Milan, la squadra che tifava da bambino.

Luka Modric: “Milan? (sorride) Non ho ancora deciso il mio futuro”- immagine 2

MADRID, SPAIN - MAY 24: Luka Modric of Real Madrid shows appreciation to the fans following his final appearance for Real Madrid after the LaLiga match between Real Madrid CF and Real Sociedad at Estadio Santiago Bernabeu on May 24, 2025 in Madrid, Spain. (Photo by Denis Doyle/Getty Images)

Un indizio importante sull’esito della trattativa arriva proprio dal diretto interessato. Modric, incalzato sull’argomento Milan durante una conferenza stampa dal ritiro della Nazionale croata, non è riuscito a trattenere un sorriso eloquente. Un gesto che ha tradito più di mille parole, anche se il centrocampista ha poi preferito mantenere un profilo prudente.

«Non ho ancora deciso dove proseguirò la mia carriera - ha dichiarato il Pallone d'Oro 2018 - anche se ci sono stati contatti e telefonate. Ho messo tutto da parte perché in questo momento voglio concentrarmi solo sulla Nazionale».

A chi gli chiedeva se le voci di mercato potessero distrarlo in vista degli impegni con la Croazia, Modric ha risposto con la lucidità di sempre:«Non credo che influenzino la mia concentrazione. È quel periodo dell’anno in cui molti giocatori non sanno ancora dove giocheranno nella prossima stagione. Non dovrebbe compromettere la preparazione di nessuno».

Ora la palla passa al destino, ma a San Siro c’è già chi prepara il tappeto rosso: perché certi matrimoni, prima o poi, s’hanno da fare.