Se c’è un reparto più importante fra tutti, questo è proprio il reparto di centrocampo. Ed il tema della mediana è oggi preponderante per comprendere molto della stagione negativa del Milan.Errori ce ne sono stati molti, ma quello relativo alla composizione del centrocampo è senza ombra di dubbio l’errore principale.
Discussioni di campo
Milan: la ristrutturazione del centrocampo e la necessità di un mediano

Riavvolgiamo il nastro. A metà ottobre del 2023 il Milan è primo in classifica, nonostante un derby perso 5-1 contro l’Inter. Il Milan titolare in quel momento si basa sulla difesa a 4 (Calabria o Florenzi, Thiaw, Tomori e Theo Hernandez), un centrocampo a 3 (composto da Loftus Krunic e Rejinders) ed i tre giocatori offensivi (Pulisic, Giroud e Leao).

Quella squadra funzionava, aveva un senso, al netto di alcune asperità tattiche che potevano e dovevano essere sanate. Ad un certo punto, dal mese di novembre, per imprecisate ragioni dal Milan titolare esce Krunic. In quel momento il Milan perde equilibrio e la sua stagione inizia a diventare tormentata a causa di una discontinuità nelle prestazioni e dei troppi gol subiti.
Krunic non era e non è un fenomeno, ma era un elemento che garantiva schermo e presenza alla linea difensiva. Né Adli, né Rejinders (a volte impiegato in quella posizione), né il rientrante Bennacer riuscivano a fornire lo stesso contributo. In quella posizione mancava un giocatore strategico.

In estate il Milan ha inseguito a lungo Fofana. Ottimo giocatore, nulla da dire. A livello di caratteristiche tuttavia non è adatto a schermare la linea difensiva e questo è un dettaglio che ha influito su tante partite del Milan in questa stagione, soprattutto sul piano dei gol subiti. La coppia Fofana Rejinders non si completa perché sono giocatori più offensivi che difensivi.

Nei fatti, dalla partenza di Frank Kessiè, il Milan non ha mai realmente trovato un giocatore cardine capace di dare solidità al centrocampo. La ricerca continuerà nella prossima estate, nella speranza di esiti migliori.
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