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Il Milan domani festeggerà i suoi 125° anni di storia affrontando il Genoa di Patrick Vieira e Fonseca nella Conferenza Stampa della vigilia ha parlato di come i rossoneri si stanno preparando a una sfida dal sapore storico, ma anche cruciale, come del resto tutte, per cercare di risalire in classifica.
In Serie A i rossoneri si trovano al 7° posto a pari merito con il Bologna 8°. Entrambe a 22 e la vetta dista già 12 punti.
Sentiamo adesso le parole dell'allenatore portoghese in vista della gara di domani che si giocherà a San Siro alle ore 20.45.
Ci sono stati molti commenti dopo le sue dichiarazioni rilasciate da lei
"Per me era facile dopo la partita parlare solo della vittoria. Domani Ac Milan fa 125 anni e noi dobbiamo rispettare questa storia. Dopo la vittoria in Champions per me non era il giusto atteggiamento da avere in vista di domani. Io ho parlato già con i giocatori dopo mercoledì sera e credo che adesso siamo pronti di avere un giorno che rispetti l'Ac Milan"
Mister può raccontarci qualcosa di questi dialoghi e anche del suo discorso fatto a Theo?
"Non ho altro da aggiungere rispetto a quello che ho detto. Ho parlato in faccia ai giocatori e adesso dobbiamo andare avanti"
Qual è il clima che si respira nello spogliatoio. Ieri abbia letto il lungo post di Calabria
"Dopo la partita siamo arrivati negli spogliatoi e tutti avevano lo stesso feeling. Questo per me è stato positivo. Vuol dire che tutti hanno riconosciuto l'errore. Noi siamo una famiglia e dovevamo risolvere il problema nello spogliatoio "
Quanto il suo messaggio post Stella Rossa è condiviso dalla società e Theo domani giocherà dal 1° minuto?
"Domani giocherà la squadra che credo possa vincere la partita. Con la società ho parlato come sempre e ho sentito l'appoggio della società"
Perché ha scelto di parlare pubblicamente? Perché l'ha fatto?
"Io cerco di essere sempre onesto e per me è difficile nascondere quello che provo dopo una partita. Era quello che sentivo di fare in quel momento. E poi penso che siano dei messaggi importanti. Voi non sapete tutto, ma se l'ho fatto è perché ne avevo necessità "
Domani i ragazzini giocheranno?
"Il progetto Milan Futuro è importante e noi stiamo lavorando tutti i giorni anche con loro. Domani vedremo qualcuno di loro in campo"
In questo inizio di stagione ci sono stati tanti ammutinamenti. Si aspettava queste difficoltà all'inizio?
"Si ed è normale avere queste situazioni ad alti livelli. Io quello che sto facendo è risolvere il problema e non chiudo gli occhi di fronte a un problema. Se sono qui è perché devo anche risolvere. È normale avere un problema in una famiglia ed è normale avere dei problemi"
Dice sempre la verità, però dopo lo sfogo post Atalanta se l'è presa con gli arbitri, adesso con la squadra. Non crede possa essere percepito all'esterno come debolezza?
"Non mi interessa questo e non penso a quello che credono gli altri. Se dovesse interessarmi sarebbe difficile lavorare"
Domani a San Siro ci sarà l'attaccante più forte Van Basten e quanto sarebbe bello un gol di Camarda d'avanti a lui?
"Noi dobbiamo lasciare Camarda crescere con equilibrio, perché la pressione su questi giocatori non è buono. Lasciamolo continuare lavorare, perché lui come altri giovani devono giocare nel momento giusto. Camarda non deve sentire il peso di essere decisivo."
Una parte consistente della tifoseria ha apprezzato il suo sfogo, però le chiedo dal punto di vista calcistico, cosa si può fare dinanzi agli stessi errori ripetuti in questi primi 5 mesi?
"Contro la Stella Rossa il problema non è stato tattico, ma il problema è di atteggiamento e questo poi porta a degli errori. Non abbiamo avuto un problema difensivo."
Ti è capitato nella tua Carriera di avere situazioni simili e nel caso come le hai gestite?
"Si mi è già capitato, come credo a tutti gli allenatori. Io non vedo questo come problema. È la normalità e ognuno di noi le gestisce diversamente. Al Milan ci sono situazioni più specifiche"
Pensava di incontrare questo tipo di difficoltà al Milan?
"Se pensiamo che a questo livello sia tutto rose e fiori non è vero. A questo livello abbiamo sempre da gestire questo momento. Lo status e le condizioni dei giocatori è così quasi in tutti i grandi club. Ovviamente speravo di non averle."
La società sapeva prima del suo sfogo di mercoledì cosa avrebbe detto?
"No, non avevo necessità. Io ho parlato con la squadra e poi ho parlato con la società."
Cosa manca a questa squadra?
"L'atteggiamento. Io sono arrivato al Milan per cambiare il modo di giocare. Per questo mi hanno chiamato "
C'è necessità di erigere dei leader?
"Guardate, prima voglio dire che io le ultime dieci partite della scorsa stagione le ho viste e ho letto quello che si diceva del Milan. I problemi c'erano anche lo scorso anno. Non li ho creati io questa stagione. Sul capitano, non cambio quelli che ci sono, mi ammazzerebbero (mediaticamente). Mi fido dei capitani che ci sono in squadra"
Dopo la sconfitta contro l'Atalanta, il Milan è uscito dalla corsa allo scudetto o lei nutre speranze?
Io penso che è più difficile adesso vincere lo scudetto, ma dentro di me ci credo
In caso di qualificazione in Champions League e non di scudetto, come la accoglierebbe?
"Penso solo alla partita di domani"
Può bastare l'atteggiamento di due giocatori per sbagliare una partita?
"Basta anche l'errore di un giocatore"
Le chiedo di Jimenez, visto che è un giovane che buon giocare a destra e sinistra?
"Jimenez sta bene, come ha detto lei può giocare in entrambi i ruoli di terzino"
La scelta di Rafa in panchina ha funzionato, può scegliere di farlo con qualcun altro aspettandosi lo stesso risultato?
"Ogni giocatore è diverso e ci sono tante strategie da attuare. Non credo ci sia un solo metodo"
Ci può dare una data di quando vedremo il Milan come lo vuole lei a livello mentale?
"Io ho già visto un Milan che mi è piaciuto in diverse partite. Dobbiamo essere costanti, ma non sono un mago"
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