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La Gazzetta dello Sport scrive di un Massimiliano Allegri impegnato su più fronti nel mese di giugno con il Milan. Mercato, preparazione dello staff, crescita del gruppo squadra dal punto di vista della mentalità, ma soprattutto preparazione in vista del ritiro a Milanello. Tante novità sono attese con Max in panchina.
L'impronta di Allegri è già evidente nel calendario pre-stagionale: il raduno per i test fisici è stato anticipato al 4 e 5 luglio, con il ritiro a Milanello a partire dalla sera del 6 luglio e il primo allenamento in programma per la mattina del 7.
Il piano prevede una media di due sessioni giornaliere, con grande attenzione alle condizioni climatiche, ma senza concessioni sulla durezza del lavoro. L'assenza di impegni europei nella prima parte della stagione permetterà una preparazione fisica e tattica più approfondita, e Allegri intende sfruttare questo vantaggio per forgiare una squadra resiliente e preparata a ogni sfida.
I calciatori impegnati con le rispettive nazionali si uniranno al gruppo con qualche giorno di ritardo, ma saranno tutti presenti per la partenza del charter per la tournée in Asia e Australia, prevista per il 19 luglio.
Prima di allora, sono previste quasi due settimane di lavoro intensivo a Milanello, che includeranno almeno un'amichevole "soft".
Il Milan godrà di un vantaggio significativo in termini di freschezza fisica nelle prime giornate di campionato, dato che squadre come Inter e Juventus potrebbero essere ancora impegnate nel Mondiale per Club negli Stati Uniti, e avranno poi necessità di un periodo di riposo prolungato. Questa condizione iniziale offre al Diavolo l'opportunità di lanciare un messaggio forte e chiaro alle dirette concorrenti fin dall'inizio della stagione.
Ai giocatori è stato consegnato un programma di allenamento da seguire durante le vacanze, affinché si presentino a Milanello in buona condizione fisica. L'obiettivo primario, e non negoziabile, è la riconquista della qualificazione alla Champions League. Questo traguardo, considerato il minimo indispensabile, non prevede nemmeno premi specifici nel contratto di Allegri, un segnale della chiara aspettativa che verrà comunicata sia dalla dirigenza (Furlani e Tare) sia dal tecnico stesso ai giocatori. Il Milan ha l'urgenza di risalire e tornare ai vertici.
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