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È difficile non pensarci, ma sopra il Milan sembra sorvolare la nuvola di Fantozzi. In 365 giorni i rossoneri hanno calciato 7 calci di rigore e di questi sono stati ben 5 gli errori. Per giunta 4 su 5 sono stati sbagliati da 4 tiratori diversi.
Dal 6 ottobre 2024 al 5 ottobre 2025, il Milan ha avuto a disposizione sette calci di rigore, ma solo due di questi sono finiti in rete. Un dato che, più che una semplice statistica, inizia a suonare come una maledizione per i rossoneri.
In dodici mesi, ben quattro diversi tiratori si sono alternati dal dischetto, senza però riuscire a invertire la tendenza negativa.
La ''maledizione'' inizia con Theo Hernandez e con la trasferta contro la Fiorentina. L'ex terzino rossonero si presenta sul dischetto contro De Gea, ma sbaglia. Nella stessa gara toccherà poi ad Abraham. Porte invertite, ma stesso risultato. L'inglese come Theo non segna e quel Milan esce sconfitto dall'Artemio Franchi.
Dopo Firenze passano altri tre mesi. Il Milan gioca a San Siro, Fonseca è stato esonerato da quasi un mese, sulla panchina siede Sergio Conceicao, mentre dal dischetto si presenta Pulisic. Era quel Milan-Parma deciso nei minuti finali da Chukwueze. Capitan America però apre le danze segnando dagli undici metri.
Pulisic però, a meno di un mese di distanza non si ripete e, contro il Torino, a febbraio sbaglia. Siamo a 3 errori su 4 rigori calciati dai rossoneri in Serie A nel giro di 4 mesi.
Passano 14 giorni, Pulisic vuole riprovarci, il Milan si trova al Via del Mare di Lecce. In quell'occasione l'americano trova il gol e inverte la tendenza. Tre rigori calciati da Capitan America, due gol.
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Dopo quel gol di Pulisic, per il Milan sono arrivati solo errori. Il primo con Santiago Gimenez che nella passata stagione si presenta dagli undici metri contro il Napoli di Conte, al Maradona. Era il 30 marzo e l'attaccante messicano sbaglia. Da Marzo ci teletrasportiamo a ieri, 5 ottobre 2025. Pulisic si presenta di fronte a Di Gregorio e l'americano calcia alto con il piatto.
Il Milan, adesso, dovrà trasformare quella che oggi sembra una maledizione dagli undici metri in un’occasione per migliorare un dettaglio non banale. I rigori, più che un gesto tecnico, sono spesso una questione di testa e prima dell'arrivo di Allegri, il Milan era tutto un up and down. La speranza è che questo errore sia solo uno strascico delle ansie e paure della passata stagione.
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