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Matteo Gabbia è intervenuto al termine di Milan-Bologna, ai microfoni di Mediaset. Ecco le sue dichiarazioni.
Sulla sconfitta:
"Spogliatoio deluso. C'è tanto rammarico. Possiamo solo leccarci le ferite e rimanere compatti come gruppo per non lasciarci andare nelle ultime due partite. Abbiamo trovato delle difficoltà. Potevamo fare meglio e possiamo fare solo i complimenti agli avversari".
Sulle difficoltà:
"Non siamo riusciti a creare molto ed è una responsabilità di squadra, di tutti. Anche noi difensori potevamo far meglio e far partire meglio l'azione. C'è delusione e rammarico: il clima non è buono come normale che sia. Non si è parlato molto perché siamo arrabbiati e delusi".
Sulla stagione:
"Non siamo riusciti a dare il nostro massimo, per la qualità che abbiamo come giocatori. Stagione negativa, inutile girarci intorno. Dovevamo fare di più e non mancheranno le dedizione nel lavoro in futuro. Tanta delusione anche per i tifosi giunti fin qui, per il nostro staff che lavora per noi ogni giorno. Questa sconfitta ci farà stare male è innegabile".
Sulla tattica:
"Partita difficile per noi. Abbiamo trovato difficoltà per la loro pressione e nella costruzione nostra dal basso. Loro sono stati più bravi di noi stasera e cercare di migliorare le carenze di oggi".
Sulla mancanza di un regista:
"Non dobbiamo pensare che ci sia un giocatore che possa salvarci, potevamo fare tutti meglio e tutti potevamo fare di più. Si vince insieme e si perde insieme. La squadra poteva fare meglio".
Il Bologna vince la sua terza Coppa Italia e il Milan deve leccarsi le ferite. Basta una rete di Ndoye a regalare il successo ai felsinei, allo stadio Olimpico di Roma, apparsi più brillanti, durante il corso della partita. Sconfitta meritata per il Milan che, specialmente, dopo la rete dello svizzero non ha creato quasi nulla.
I rossoneri di Sergio Conceiçao non trovano, quindi, il secondo titolo stagionale, dopo la Supercoppa Italiana. Non riesce al tecnico portoghese la doppietta, cosa che non succede dall'annata 2007-08 con Carlo Ancelotti in panchina (Supercoppa Europea e Mondiale per Club). I rossoblù, invece, come dichiarato anche da Italiano in conferenza stampa, hanno fatto la storia: l'ultimo titolo per i felsinei, infatti, arrivò 51 anni fa.
Il 173° confronto in tutte le competizioni tra Milan e Bologna vede premiare i rossoblù; nonostante i 83 successi rossoneri, la44° vittoria rossoblù è pesantissima.
Nel Milan, dopo la conferenza stampa, c'è solo un dubbio di formazione: capire chi sarà il centravanti e probabilmente il tecnico portoghese ha sciolto il ballottaggio tra Gimenez e Jovic solo alla consegna della distinta delle formazioni ufficiali. Per il resto la formazione era praticamente fatta, con il ritorno anche possibile dal 1' di Fofana che ha dato buone risposte nell'allenamento della vigilia. Nel 3-4-2-1, davanti a Maignan, il terzetto vedrà il ritorno di Tomori assieme a Gabbia e Pavlovic. Reijnders, come detto avrà di nuovo il mediano francese al suo fianco e sulle fasce spazio Jimenez e Theo Hernandez. Trequartisti Pulisic e il rientrante Leao dalla squalifica con uno tra Jovic o Gimenez. Il serbo, uomo della semifinale con l'Inter, leggermente favorito, con il messicano pronto a subentrare.
Nel Bologna, invece, Italiano vuole vincere la sua prima finale, dopo averne perse 3 con la Fiorentina, tra cui una di Coppa Italia con l'Inter. Due sorprese nell'undici titolare. Fuori Dallinga e Odgaard dallo schieramento titolare. Per il resto nel 4-2-3-1 rossoblù davanti a Skorupski, ci sono Holm a destra, con Miranda a sinistra e Beukema con Lucumi al centro. In mediana Ferguson, assieme a Freuler. Sulla trequarti Ndoye e l'intoccabile Orsolini sulle fasce. C'è Fabbian al centro e Castro che torna titolare come punta.
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