Max Allegri fra due fuochi: il “consenso politico” e il Sarrismo…

Max Allegri è finito in politica. È successo grazie al volumetto di Giuseppe Alberto Falci, giornalista del Corriere della Sera, dal titolo “A corto muso”, presentato ieri sera a Milano con l'intervento di Adriano Galliani. La scoperta, in qualche modo sconvolgente, è l'esito di un sondaggio sulla popolarità del tecnico livornese: il 36%. Galliani ha rievocato le telefonate di Allegri per chiedere di “cedere Ronaldinho che arrivava tardi agli allenamenti” e segnala la sua capacità di “vincere al primo anno”. Decisivo il primo incontro con Berlusconi ad Arcore: “Lo istruii sulle cose da dire e quelle su cui sorvolare. Alla fine Silvio mi chiamò in disparte e mi disse: va bene”.

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Contro la Lazio davanti dovrebbe toccare a Nkunku, in coppia con Leao; resta comunque aperto il ballottaggio con Loftus-Cheek. In campo squadre con obiettivi stagionali differenti e filosofie di gioco opposte: “corto muso” contro “sarrismo”, stasera la Scala del calcio dirà chi avrà la meglio. Lazio a Milano con quasi 2.500 tifosi al seguito. Sarri ritrova Castellanos e Dele-Bashiru in panchina, quest'ultimo entrato in lista al posto di Hysaj ma perde Cataldi alle prese con un problema muscolare. Vecino si sposta in mezzo a un centrocampo in emergenza da tempo per l’assenza di Rovella.

Pippo Pancaro, c’è Milan-Lazio: “La Lazio ha realizzato tutti i miei sogni, il Milan mi ha permesso di vivere uno spogliatoio straordinario e di giocare una delle annate migliori della mia vita, quella del mio secondo scudetto, 2003-04. Avevo 34 anni e mi davano tutti per finito. Ho dimostrato il contrario”. Pancaro, il Milan può vincere lo scudetto? “La variabile è il centravanti, ma Leao può risolvere i problemi dei rossoneri, è un campionato equilibrato”. Che idea si è fatto della situazione in casa Lazio? “E ' il momento più basso della gestione Lotito. La società non programma, non fa investimenti ed è lontana dai vertici”.