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Le parole di Max...

Allegri in conferenza: “Pulisic è diabolico, a Nkunku dico di sorridere di più”

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Ecco quanto dichiarato da Massimiliano Allegri durante la conferenza stampa che precede Milan-Sassuolo...
Roberto Scerra
Roberto Scerra Redattore 

Dopo aver scontato la squalifica, Massimiliano Allegri è pronto a tornare in panchina per guidare direttamente i suoi ragazzi. Un fattore, evidentemente, non secondario per un primo allenatore, in alcuni casi, però, chi ne prende le veci riesce, in parte, a non farne sentire la mancanza. Soprattutto in relazione al risultato finale. Marco Landucci, storico vice del tecnico livornese, rientra a pieno diritto in questa categoria. Difatti, in tutte e quattro le occasioni in cui questa stagione si è ritrovato a dover guidare la squadra ha sempre vinto. In primis, contro il Bari e il Lecce nei trentaduesimi e i sedicesimi di Coppa Italia, dopodiché, nelle due trasferte di Serie A contro Udinese e Torino. Dunque, un percorso netto e privo di battute d’arresto e che, focalizzandoci sulle sfide del campionato, hanno consegnato tre punti pesantissimi e fondamentali per il percorso milanista.

Se quella del Bluenergy Stadium era stata presentata da Allegri come una delle gare snodo che caratterizzano  l’andamento di una stagione, per quella dell’Olimpico Grande Torino aveva sottolineato come fosse importante il risultato. Oltre a quelle che sarebbero state le peculiarità dell’ostica partita per la compagine rossonera. E il risultato auspicato, nonostante quei primi diciassette minuti che hanno fatto riaffiorare vecchi ricordi, al termine dei novanta minuti è arrivato. L’aspetto, però, di maggior importanza è la modalità con il quale è arrivato. A dimostrazione di come, il gruppo-squadra di quest’anno, non muoia mai. Una caratteristica che, purtroppo o per fortuna, è innata e difficilmente passabile. E che, ancora una volta, la formazione rossonera ha dimostrato di avere.

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Allegri Vs Grosso: un altro confronto inedito

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Dopo quelli con Cuesta e Chivu, ecco quello con Fabio Grosso. Massimiliano Allegri, in questa stagione, sta trovando sul suo cammino molteplici tecnici mai affrontati prima in carriera. Fino ad ora, tali prime volte non hanno mai visto uscire sconfitto il tecnico livornese. Motivo per cui, da questo punto di vista, scorre oltremodo una grandissima fiducia in vista del lunch-match di domani. Se non fosse che, ad abbassare la temperatura nel mondo Milan, ci siano degli ulteriori elementi che contribuiscono a far alzare la guardia quando si nomina il Sassuolo. Riguardanti non solo le sfide in trasferta, bensì, quelle fra le mura amiche.

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Difatti, se si considerano gli ultimi cinque precedenti in Serie A, fra San Siro e Mapei Stadium, i rossoneri sono riusciti ad imporsi solamente in due occasioni. Nel restante dei casi, si contano due pareggi e una storica vittoria neroverde per cinque reti a due, risalente al gennaio del 2023, proprio a Milano. Insomma, una gara mai banale che, nelle sue sfaccettature, nasconde storicamente molte insidie per la compagine milanista.

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Milan-Sassuolo: la probabile formazione rossonera

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Nessun avvicendamento per quel che riguarda la linea difensiva. Tomori, Gabbia e Pavlovic faranno ancora una volta da schermo alla porta difesa da Mike Maignan. Conferme anche sulle corsie esterne, con Saelemaekers a destra e Bartesaghi a sinistra. Nel cuore del centrocampo, fatta ad eccezioni per le due costanti Modric e Rabiot, ecco Samuele Ricci che dovrebbe giocare l'importante partita casalinga col Sassuolo dal primo minuto. In attacco, spazio alla coppia Pulisic e Nkunku. Con il francese che, reduce da un secondo tempo in crescendo in quel di Torino, è chiamato ad offrire una prestazione di alto livello.

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Milan-Sassuolo, le dichiarazioni di Allegri in conferenza stampa

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Sulla partita di domani.

Allegri: "Domani cerchiamo di invertire questa rotta. Il Sassuolo è un'ottima squadra, con una buona posizione di classifica, le partite con loro non finiscono mai. Ha giocatori di buona tecnica, hanno maggior equilibrio da inizio stagione e bisognerà quindi giocare con ordine."

Sugli infortunati e su Pulisic.

Allegri: "Pulisic ha ancora margini di crescita. Nella vita privata è molto schivo, ma in campo si trasforma ed è diabolico quando è davanti alla porta. Credo che debba ancora trovare la condizione migliore, come Nkunku anche se è già migliorata. Leao non ci sarà domani ma sicuramente sarà disponibile per la Supercoppa. Fofana è rientrato del tutto, ma domani lo lascio a casa. Athekame è convocato e Gimenez speriamo di averlo il prima possibile."

Sugli approcci ai primi tempi.

Allegri: "Nella stagione ci sono varie fasi. Dobbiamo raggiungere un equilibrio dove avere un approccio giusto all'inizio del primo e del secondo tempo. Col Sassuolo speriamo di non prendere gol. Domani è la prima partita alle 12:30, ci avviamo verso le feste, la priorità nostra è quella di affrontare il Sassuolo con grande ordine. La fase difensiva, domani, dovrà essere molto buona per non dargli le possibilità di mostrare le loro caratteristiche."

Su Nkunku.

Allegri: "Deve essere più sereno perché è arrivato in un ambiente in cui tutti lo hanno voluto. Gli ho detto di sorridere di più. Credo che da qui alla fine dell'anno farà ottime cose."

Su Inter e Napoli come favorite per lo Scudetto.

Allegri: "E' normale che, dopo quanto fatto nella scorsa stagione, siano le favorite. Noi stiamo facendo un percorso dove dobbiamo avere l'ambizione di fare il massimo partendo dalla base che è quella per cui il Milan deve tornare a giocare la Champions. I 31 punti che abbiamo oggi non bastano ancora per entrare in Champions, l'importante, poi, è arrivare a marzo nelle migliori condizioni."

Su Gimenez.

Allegri: "Fino a gennaio, anche se volessimo, non può arrivare nessuno. La società e vigile su ciò che può accadere sul mercato, ma noi dobbiamo concentrarci sulla partita di domani per poi passare alla Supercoppa."

Pensi di far vedere i vecchi Milan-Sassuolo?

Allegri: "Sono una squadra che, in qualunque momento della partita, ti può mettere in difficoltà. Bisogna fare una partita molto seria per portare a casa  tre punti sotto tutti i punti di vista."

Si aspettava, prima del giro di boa, di essere a questo punto nel percorso di crescita della squadra?

Allegri: "L'obiettivo di tutti è quello di tornare a giocare la Champions, ma non è facile. Stiamo lavorando bene ma bisogna migliorare tanto in alcuni momenti della partita e lo dovremo fare passo per passo."

Sullo Scudetto.

Allegri: "Avrei piacere a giocare ogni tre giorni. Tutte le chiacchiere sul vantaggio e lo svantaggio, la bellezza è quella di giocare la Champions oltre al campionato. Sicuramente una partita ogni tre giorni fa preparare peggio le partite, anche se non credo. Ora noi lavoriamo su questo."

Su Modric e Jashari.

Allegri: "Jashari è cresciuto molto. Domani bisogna cercare di prendere i tre punti, quindi farò delle scelte in funzione di domani."

Sugli ottanta giorni che hanno separato Udine e Torino.

Allegri: "Le partite durano tanto tempo. A Roma con la Lazio siamo andati dietro alla partita e abbiamo sbagliato. Invece, anche ad un minuto dalla fine bisogna creare un'azione, poi magari segni. A Torino la squadra è rimasta ordinata e da lì in poi è cresciuta. Questa è la cosa che bisogna fare perché le partite non vanno sempre come si pensa e bisogna essere in grado di gestire gli imprevisti."

Sulle pause di pensiero della squadra.

Allegri: "E' una situazione su cui bisogna lavorare e migliorare."

Che cosa aggiunge la partita di Torino a questa squadra?

Allegri: "Aggiunge sicuramente tre punti, entusiasmo ed energia. Ma come sanno benissimo i ragazzi, più alzi l'asticella, e più si abbassa il margine d'errore. Quando c'è troppa energia positiva, poi, si possono abbassare le difese immunitarie, e bisogna alzarle."

Sul gruppo.

Allegri: "Ho trovato dei ragazzi che hanno un'opportunità grande che è quella di giocare al Milan. E ce lo si tiene attraverso la professionalità, la passione e l'entusiasmo. Perché poi quando si va via è difficile tornarci. I ragazzi l'hanno capito e tutti insieme cerchiamo di fare questo."

Cosa hai scritto nella letterina a Babbo Natale?

Allegri: "Ci dobbiamo allenare e dobbiamo pensare alle partite. Non hi scritto niente perché sono contento dei ragazzi che ho a disposizione e di tutto l'ambiente."

Sui gol presi e segnati contro le piccole.

Allegri: "Il calcio è illogico. Ci sono dei momenti in cui prendi i gol con le piccole, altri con le grandi, altri in cui vince gli scontri e altri in cui li perdi, l'importante è non farsi condizionare. A tutti piacerebbe segnare e non subire gol, si lavorare per questo sapendo che ci sono anche gli avversari."

Su Pulisic.

Allegri: "Dobbiamo cercare di recuperare Gimenez, soprattutto per avere quattro attaccanti avanti fra cui posso scegliere. Il fatto di recuperare già Athekame, Fofana e Leao è importante perché iniziamo a riempire la panchina, la stessa cosa vale anche per Gimenez in un momento importante della stagione."

Nkunku ha bisogno di ritmi alti?

Allegri: "Aveva bisogno di recuperare condizione fisica, fino a ottobre non era in un'ottima condizione. E' un attaccante molto bravo, con qualità straordinarie."

Cos'ha di speciale questo gruppo?

Allegri: "E' un gruppo che non si lamenta mai nel lavoro e in quello che gli chiediamo. Vogliono cogliere l'opportunità di essere al Milan e lasciare un segno importante."