Antonio Conte, subito dopo la vittoria sul Pisa di Gilardino, ha cominciato a preparare mediaticamente l’importante sfida di questa sera contro il Milan. Nello specifico, il tecnico salentino ha fatto riferimento alla struttura della formazione rossonera e all’importanza di aver giocato la Champions League nella stagione precedente. Tentativi, sicuramente, per canalizzare l’attenzione in una differente direzione rispetto a quella che porta al suo Napoli. Ciò, però, risulta estremamente difficile da compiere quando ci si presenta a San Siro dopo dodici punti nelle prime quattro giornate e con uno Scudetto sul petto.Oltre all’importante mercato estivo in entrata.
Le parole di Max...
Allegri in conferenza: “La rosa? Quello che pensano gli altri non mi interessa, dobbiamo…”


D’altro canto, i rossoneri arrivano all’importante sfida con i partenopei con il vento in poppa. Quattro vittorie, nelle ultime quattro gare, peraltro, tutte senza subire alcuna rete. A testimonianza di come, la pesante caduta della prima giornata contro la Cremonese, con la sessione di calciomercato estivo ancora aperta, sia stata solo un incidente di percorso. Non tanto dal punto di vista del risultato, sicuramente cocente, quanto più, per la crescita progressiva e corale del gruppo squadra guidato da Massimiliano Allegri. Insomma, il big match di domani sera arriva in un momento cardine per entrambe le formazioni. Da una parte, per consolidare, ancor dipiù, lo status già importante del Napoli, dall'altra, per far decollare il percorso rossonero.

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Milan-Napoli è anche Allegri contro Conte...
—Per quanto una sfida di tale calibro non possa essere ridotta al solo confronto fra due tecnici, è inevitabile non soffermarsi su un nuovo loro incrocio. In virtù, della capacità di ottenere successi che li accomuna ma, soprattutto, del loro riconosciuto prestigio. L'unica vittoria del tecnico livornese in Serie A contro una squadra allenata da Conte risale al 2009. Quando Allegri sedeva sulla panchina cagliaritana e l'allenatore salentino guidava l'Atalanta. Max, in Sardegna, si impose con un netto tre a zero sulla compagine nerazzurra.

Nei successivi sette incroci, però, l'ex tecnico di Juventus ed Inter, fra le altre, riuscirà costantemente ad ottenere la vittoria. Fatta ad eccezione per due pareggi, uno in occasione della 25esima giornata della Serie A 2011/12, e l'altro nella semifinale di ritorno della Coppa Italia sempre della medesima stagione. Oltre, a quel Milan-Juventus del 25 novembre del 2012 quando i rossoneri ottennero la vittoria per una rete a zero. In quel caso, però, sulla panchina bianconera sedeva Angelo Alessio, l’allora vice di Antonio Conte.

Ciò che è certo, è che si tratti, ormai, di ere geologiche completamente differenti. In primis, per l'evoluzione sostanziale dei rispettivi tecnici. Motivo per cui, dopo quell'ultimo precedente fra Juventus e Milan risalente all'ottobre del 2013, Allegri e Conte, sono pronti ad aggiungere un nuovo episodio al loro storico e iconico confronto.
La formazione rossonera...
—Gli undici titolari dovrebbero essere, grosso modo, quelli visti nella gara di sabato scorso contro l'Udinese. Con il rientro in campo, dunque, di chi ha riposato martedì sera contro il Lecce come Gabbia, Modric ed Estupinan. Quest'oggi, poi, si attendono importanti conferme, da parte di Allegri, sul fronte Leao che, dopo quella prima uscita con il Bari, tornerà ad essere inserito nella lista dei convocati.
Milan-Napoli, le dichiarazioni di Allegri in conferenza stampa
—Sul percorso netto delle ultime partite e le potenziali difficoltà di domani.
Allegri: "Domani sappiamo che affrontiamo il Napoli che l'anno scorso ha vinto meritatamente lo Scudetto e ha fatto un mercato importante ed è ancora la favorita. Antonio Conte, poi, è bravissimo nell'organizzazione della squadra e a motivare i suoi giocatori. Il Napoli, nelle ultime 26 partite ha fatto 18 vittorie e 8 pareggi. Il Milan, a settembre in casa con il Napoli, nelle ultime quattro volte ha sempre perso e speriamo di rovesciare questi numeri. Sarà sicuramente una bella partita."
Come si definisce la partita di domani.
Allegri: "Per noi sarà un test importante. Siamo in un buona condizione fisica e mentale. Abbiamo recuperato anche Leao che sarà a disposizione e più stiamo insieme e più miglioriamo. Bisognerà affrontare la partita sapendo le difficoltà che affronteremo e ci sarà da fare 100 minuti fatti per bene."
Si aspettava un percorso così in pochi mesi?
Allegri: "Sono contento che i tifosi domani riempiranno lo stadio e sosterranno la squadra. Poi, si devono fidare della società perché è l'asse importante dei risultati. La società deve essere forte e solida, con una strategia ben precisa e quest'anno abbiamo iniziato il lavoro tutti insieme e con tanto entusiasmo. Ripeto, non bisogna pensare che tutto sia risolto e domani sarà un test importante per fare un altro passettino in avanti."
Sulla rosa del Milan e del Napoli.
Allegri: "La società ha lavorato bene sul mercato, inserendo giocatori alcuni più esperti e altri più giovani. Ci sono tante squadre che lotteranno per i primi quattro posti. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e ciò che pensano gli altri non mi interessa più di tanto, l'importante è mantenere questo trend di entusiasmo e di attenzione, ma soprattutto di voglia di migliorarsi con grande equilibrio."
Sulla partita e su Leao.
Allegri: "Leao ha fatto due mezzi allenamenti con noi, quindi non ha tanta autonomia. E' 45 giorni che è fermo, fermo nel senso che ha fatto dei lavori differenziati. Non dobbiamo pensare al risultato di domani, ma a fare una bella partita contro la squadra Campione d'Italia."
La cosa più difficile da preparare contro una squadra di Conte.
Allegri: "Le squadre di Conte, oltre che molto organizzate a livello offensivo, concedono poco a livello difensivo. Ma per Conte parlano i numeri che sono a suo favore."
Sul rientro di Leao e sul possibile cambio modulo.
Allegri: "Questo lo vedremo. Leao deve entrare in una condizione ottimale, Nkunku sta migliorando la condizione, Pulisic sta crescendo e Gimenez si è sbloccato e speriamo che continui. Gli obiettivi, poi, li raggiungi se quelli in panchina determinano la partita quando entrano, nel bene e nel male, perché in quei momenti la squadra non può abbassare il livello tecnico e di intensità. Domani, scegliere la formazione per me sarà molto difficile, ma l'importante è che chi verrà in panchina sarà pronto ad entrare per determinare alla fine il risultato."
Sul momento della squadra.
Allegri: "Per domani di dubbi ne ho abbastanza. La partita di martedì, però, ha confermato che c'è un gruppo di ragazzi che sta diventando squadra e su questo dobbiamo lavorare. E l'obiettivo personale deve essere messo al servizio della squadra per cercare di arrivare all'obiettivo finale che è l'obiettivo di tutti che è il Milan che torni a giocare la prossima Champions."
Sulla Curva e il tifo di tutto lo stadio.
Allegri: "Avere i tifosi che ci aiutano e ci danno grande energia è molto importante e ci aspettiamo questo."
Sulle scelte a centrocampo.
Allegri: "La cosa importante che ha fatto la società è che con l'arrivo di Rabiot, si è alzato il livello di competizione all'interno del gruppo. Sono tutti giocatori molto affidabili e questo è importante.
Sui giudizi su di lei.
Allegri: "Batto molto sul tasto dell'equilibrio, perché comunque il calcio è opinabile e la percezione è quella che fa cambiare la valutazione sul lavoro di anno in anno. Una cosa che sicuramente conta è il risultato, ci saranno tante partite che vinceremo uno a zero e altre due o tre a due, l'importante che la squadra mantenga una sua fisionomia."
Su Estupinan.
Allegri: "E' un ottimo giocatore che sta crescendo e si deve inserire. Sono molto contento di averlo a disposizione e nelle ultime partite è migliorato sia fisicamente che tecnicamente."
Sul confronto con il Napoli dell'anno scorso.
Allegri: "Quella di domani è un big match contro la squadra che ha vinto lo Scudetto l'anno scorso. Poi, si lavora perché il Milan giochi la Champions. Preferisco giocare ogni tre giorni che preparare una partita volta a settimana."
Un giocatore si diverte più a giocare con Allegri o con Conte?
Allegri: "Non lo so. Ho grande rispetto di Antonio perché è un grande professionista sotto tutti i punti di vista. Ognuno ha il suo carattere, magari siamo tanto lontani come tanto vicini."
Sulla sua evoluzione.
Allegri: "Ci vuole equilibrio, perché il risultato influenza la percezione. E' un processo di crescita della squadra e ci saranno partite in cui il risultato non arriva nettamente. In una stagione ci sono 7-8 partite in cui devi portare a casa il risultato in maniera sporca e bisogna prepararsi a ciò."
Sull'essere favoriti domani.
Allegri: "Siamo solamente alla quinta giornata e ci sono ancora 34 partite da giocare con 102 punti in palio. Credo che bisogna fare un passetto alla volta e mantenere l'equilibrio. Al Milan, vincere le partite è la normalità, perdere deve diventare l'eccezione. Ecco perché, il focus di avere il risultato e l'obiettivo finale ben chiaro a tutti e una cosa che ci può portare qualche in più."
Quanto è importante non perdere domani?
Allegri: "L'importante è giocare bene e cercare di fare il risultato. Non dobbiamo pensare al risultato, ma pensare solo a giocare. Domani bisognerà essere bravi anche a rovesciare i numeri."
Su Pulisic e Nkunku in attacco.
Allegri: "Stanno tutti bene e sono in difficoltà. L'importante è che siano tutti pronti nei momenti decisivi della partita. Quelli che determinano le stagioni, sembra un paradosso, ma molto spesso sono quelli che entrano dalla panchina."
Lei pensa che il Milan in questo mese abbia raggiunto la giusta maturità?
Allegri: "Questo lo vediamo domani. Ogni weekend ci sarà un test. Non è che in un mese abbiamo risolto tutto, domani è una partita bella e importante da giocare e sarà un bel test. Non si decide lo Scudetto e l'entrata in Champions."
Su Modric.
Allegri: "Può dare quello che ha sempre dato nell'arco della sua carriera. Dispiace che al mondo giocatori come Modric ce ne siano pochi e non si contano nemmeno sul palmo di una mano."
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