Esattamente una settimana fa, Massimiliano Allegri sedeva nella sala conferenze di Milanello per presentare il primo big match della stagione: quello contro il Napoli di Antonio Conte. Sette giorni dopo, il luogo è sempre il medesimo, così come l’alto tasso di difficoltà della gara che i rossoneri si apprestano ad affrontare. Ciò che cambia, però, è il carico emotivo dell’importante sfida. Difatti, oltre ad essere una delle grandi classiche del calcio nostrano, la partita in questione, peraltro a Torino, non potrà mai essere una trasferta qualunque per Max.
Le parole di Max...
Allegri in conferenza: “Leao? E’ nelle sue mani, Tomori sarà il primo che valuterò per domani”


5 Scudetti, 5 Coppa Italia, 2 Supercoppa Italiana e due finali, seppur perse ma contraddistinte da grandissimi cammini, di Champions League non si dimenticano facilmente. Al netto, di quella seconda esperienza bianconera cominciata nell’ormai lontano 2021 e terminata nel maggio 2024 che aveva diviso il popolo juventino proprio sulla figura del tecnico livornese. Seppur culminata con la vittoria della Coppa Nazionale al termine di un’annata caratterizzata da differenti difficoltà. Dunque, per Allegri non potrà che essere un dolce ritorno nello stadio in cui ha ottenuto molte delle sue vittorie in carriera.
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Allegri vs Tudor: continui capovolgimenti di fronte
—Quello fra Massimiliano Allegri e Igor Tudor potrebbe apparire come un confronto inedito, i fatti, però, dicono altro. Basti pensare che, gli incroci andati in scena fino ad ora fra i due tecnici siano già cinque. Il cui bilancio, peraltro, pende a favore del tecnico croato grazie alle tre vittorie conquistate fra Hellas Verona e Lazio contro la Juventus del livornese. Una peculiarità del confronto in questione è che, l'allenatore perdente nel confronto precedente, ha sempre vinto l'appuntamento seguente. Motivo per cui, è lecito chiedersi quale sia il risultato dell'ultimo incrocio fra i due.
Bisogna tornare nell'aprile del 2024, quando si giocava la semifinale di ritorno di Coppa Italia fra Lazio e Juventus. I bianconeri, dopo la vittoria per due a zero dell'andata, arrivano all'Olimpico in una solida posizione per la conquista della finale. E così sarà, ma a pochi minuti dal termine. Difatti, gli uomini di Tudor, grazie alla doppietta del Taty Castellanos, avevano ripreso la gara nel suo risultato complessivo. All'ottantatreesimo, però, ci pensa Milik a mettere a segno la rete decisiva per staccare il pass per la finale. Ciò nonostante, il tabellino di tale gara reciterà un 2-1 per la Lazio del tecnico croato.

L'ultimo precedente in Serie A, invece? Lo stadio, l'Olimpico, così come il momento storico del 2024, il mese di marzo, è sempre il medesimo. E' il risultato a variare. Difatti, i biancocelesti riuscirono a imporsi per un gol a zero sulla Juventus guidata da Massimiliano Allegri. Di conseguenza, in base allo storico degli incroci fra i due tecnici, è lecito aspettarsi una pronta risposta da parte di Max.

Juventus-Milan: la probabile formazione rossonera
—Sono previsti pochi cambi e perlopiù obbligati in vista della gara dello Stadium. De Winter, dovrebbe partire titolare e prendere, dunque, il posto di Tomori. Pur nonostante quest'ultimo, nel corso della giornata di ieri, si sia allenato con il resto del gruppo. Complice, poi, la squalifica di Estupinan, dovrebbe essere Bartesaghi a scattare dal primo minuto sulla corsia di sinistra. Con il difficile compito, fra gli altri, di marcare uno dei bianconeri più in forma di questo inizio di stagione: Francisco Conceiçao. Quali saranno, invece, le scelte in attacco? Ecco tutti i nostri dubbi di formazione.

Juventus-Milan, le dichiarazioni di Allegri in conferenza stampa
—Su Juventus-Milan prima della sosta.
Allegri: "Domani è una bellissima partita. Per noi è molto importante fare un altro passettino in avanti contro una squadra forte, anche per passare una bella sosta."
Sulla settimana che ha vissuto
Allegri: "La settimana l'ho vissuta normalmente cercando di preparare al meglio la partita. I sentimenti me li porto dentro di me e domani è una bella partita perché è Juventus Milan e giochiamo contro una squadra che non ha mai perso."
Su sfidare la Juventus da avversario.
Allegri: "A parte che io ogni volta che vado in panchina è un'emozione. Poi, quando si giocano le grandi patite c'è sempre un'emozione da vivere ed ecco perché dobbiamo lavorare per far si che il Milan torni a giocare la Champions. Siamo solamente alla sesta partita e ne mancano ancora tante, ci saranno momenti bellissimi ma anche momenti difficili e bisognerà pensare ad aver sempre chiaro l'obiettivo finale."
Su Dan Peterson.
Allegri: "A parte che è stato un momento bellissimo, ci siamo confrontati su come è cambiato il basket, a livello tecnico e fisico, e anche il calcio. La cosa più bella è parlare con Dan, un uomo di novant'anni, che ha ancora una carica straordinaria. Spero di avere altre possibilità di confrontarmi perché c'è sempre da imparare."
Sulla capacità di difendere della squadra in relazione a quella della Juventus.
Allegri: "Per me non è una rivincita tornare a Torino. Quando sono andato alla Juventus, dopo il Milan, ho ringraziato tutti e ora lo devo fare con la Juventus. Domani non è una rivincita ma una bellissima partita e fortunatamente mi siederò in panchina dopo le tante squalifiche. Domani dobbiamo tornare a migliorare dopo la partita contro il Napoli dal punto di vista difensivo, in quanto abbiamo difeso bene ma potevo fare meglio come nella situazione del rigore."
Su un possibile pareggio domani.
Allegri: "Per raggiungere l'obiettivo finale bisogna raggiungere un minimo di punteggio, che credo, per il quarto posto, si aggiri intorno ai 74 punti. Siamo ancora molto lontani e mancano tante vittorie. L'importante, domani, è giocare una partita molto tecnica contro una squadra che ha sempre segnato e che ha una solidità difensiva anche se nelle ultime partite ha preso gol."
Su Tomori e Leao.
Allegri: "Tomori è completamente a disposizione e ha avuto un risentimento all'adduttore. Rafa ha fatto una bella settimana, è la prima che fa dal 17 agosto perché comunque non si era mai allenato e domenica la mia intenzione non era quello di farlo entrare così presto. Sta crescendo di condizione come Nkunku. Domani dobbiamo alzare ancor di più il livello di attenzione per portare via il risultato da Torino."
Su Bartesaghi.
Allegri: "Ho fiducia in lui come in tutti i giocatori della rosa. Domenica, sono entrati sia lui che Athekame, sono giocatori con poche partite alle spalle a livello di Serie A, ma hanno tutta la mia fiducia. Domani, da quella parte li è possibili che giochi uno dei due."
Sull'accoglienza e su vedere le partite dalla tribuna.
Allegri: "Domani, intanto cerchiamo di fare risultato, preferisco guardare le partite dalla panchina."
Su Milan-Napoli e sulla calma in panchina.
Allegri: "L'importante è che i ragazzi hanno portato a casa il risultato contro una squadra forte come il Napoli."
Qual'è l'obiettivo a lungo termine con il Milan?
Allegri: "Domani c'è una partita e fra 15 giorni un'altra. Alla fine si parla tanto di progetti e ciò che conta nel calcio alla fine è vincere le partite e sono quelle che ti portano lontano."
Sulla formazione di domani.
Allegri: "La prima valutazione la dovrò fare su Tomori, gli altri stanno tutti bene. Siamo partiti il 10 luglio con un obiettivo da parte di tutti e ognuno dovrà mettere l'obiettivo collettivo davanti a quello di ognuno."
Su Leao.
Allegri: "Sui social non l'ho visto, me l'hanno mandato perché non sono sui social. Leao deve iniziare ancora la stagione, ha voglia di fare ma non è che è nelle mie mani ma è nelle sue. Rafa, sa benissimo che per lui è una stagione importante e sa che lui ha bisogno della squadra e la squadra ha bisogno di lui."
Sull'identità della Juventus.
Allegri: "Siamo all'inizio e la Juventus ha solo un punto meno di noi e domani c'è uno scontro diretto. Non bisogna esaltarsi per aver battuto il Napoli, bisogna fare un passetto alla volta e giocare e analizzare le partite. Bisogna continuare a lavorare con equilibrio."
Su Rabiot.
Allegri: "L'ho trovato cresciuto e maturato rispetto alla Juventus."
Una stagione della Juve che ti ricorda quella di quest'anno?
Allegri: "Da quando alleno non ho mai avuto una stagione simile all'altra. Ora stiamo giocando in questo modo ma fra tre mesi cambiamo modo perché ci potrebbero essere alcuni giocatori che migliorano la condizione. Ciò che non cambia è l'obiettivo finale."
Su Gabbia.
Allegri: "Ho imparato una cosa dai vecchi allenatori: fino a che i giocatori non li alleni è difficile dare giudizi esterni. Ho trovato un giocatore professionale e quando i giocatori vanno in Nazionale sono solo che contento."
Su Modric con Ricci e Nkunku prima punta.
Allegri: "Vediamo domani. E' possibile che in certi minuti ci sia bisogno di alcuni giocatori. Sono contento della rosa che ho a disposizione, l'importante è avere tutti il focus sull'obiettivo."
Questa Juve è più forte della sua ultima Juve?
Allegri: "Ci sono delle strutture diverse ed è una Juve diversa."
Su Jashari e su Leao.
Allegri: "Ho imparato una cosa: il momento di cambiare arriva nel momento in cui ce n'è bisogno. Per Jashari credo ci voglia ancora un mesetto, sta lavorando bene e sta crescendo bene."
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