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Le parole di Max...

Allegri in conferenza: “Rabiot gioca. Sul ballottaggio Estupinan-Bartesaghi…”

Roberto Scerra
Roberto Scerra Redattore 
Ecco quanto dichiarato da Massimiliano Allegri durante la conferenza stampa che precede Inter-Milan...
00:10 min

Archiviata anche quest’ultima sosta per le Nazionali, è giunto il momento di tornare in campo per una nuova giornata di Serie A. Se in molti casi, però, la ripresa delle attività per alcune compagini sarà più blanda, per caratura e tasso emotivo della sfida, per altre, invece, sarà di tutt’altro tenore. Il riferimento, evidentemente, è alla città di Milano che è pronta a mandare in scena un nuovo capitolo dell’annosa rivalità fra Inter e Milan.

La stracittadina di domani sera, inoltre, si condisce di un’ulteriore fattore storico. Difatti, andrà in scena il primo confronto fra Christian Chivu e Massimiliano Allegri. Nel caso del tecnico livornese, poi, si tratta anche di un ritorno al passato in relazione ai derby di Milano disputati da allenatore rossonero. Insomma, Inter-Milan è destinato, come di consuetudine, a divenire l’epicentro dell’interesse calcistico globale.

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Allegri vs Chivu: primo atto

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Prima Cuesta e il Parma, ora Chivu e l’Inter. Ultime due uscite in Serie A, due trasferte. La seconda solo formale, ma pur sempre un’esterna come recita il calendario. Ad unire talune sfide, il senso di novità nel confrontarsi con tecnici mai affrontati nel corso della carriera. Se la prima per Massimiliano Allegri non è andata decisamente come tutto il mondo rossonero si augurava, la seconda attribuisce dei valori ancor più profondi che solo i novanta minuti e più di un derby, come quello fra Inter e Milan, sono in grado di racchiudere nella loro durata.

A quest’ultimi, si aggiunga l’inedito scontro tra Chivu e Allegri, la possibilità per il livornese di raggiungere quota cento vittorie, così come per il romeno l’ipotetica prima vittoria in una stracittadina da allenatore e un confronto fra le due formazioni di Milano ad alta classifica. Ed ecco allora che, ancora una volta, la sfida fra nerazzurri e rossoneri presenta più sfaccettature all’interno di una partita che non sarà mai come le altre.

Inter-Milan: la probabile formazione rossonera

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Le settimane di assenza dal campo di gioco di due delle principali colonne portanti del Milan di questa stagione, Christian Pulisic e Adrien Rabiot, si sono fatte decisamente sentire. Motivo per cui, gli ultimi giorni di preparazione a Milanello sono stati oltremodo importanti. Soprattutto se si considerano i dati poco confortanti della compagine milanista in assenza del centrocampista transalpino. Insomma, due recuperi fondamentali, ai quali va aggiunto anche quello di Ardon Jashari. Quest'ultimo, peraltro, come lo statunitense e il rientrante Estupinan, ha avuto modo di mettere minuti nelle gambe nell'amichevole di Solbiate Arno con la Virtus Entella. Dunque, l'unico indisponibile fra le fila rossonere per la stracittadina di domani sera è Santiago Gimenez. Ma passiamo al probabile undici che schiererà Max Allegri.

Dopo le ultime due uscite in cui aveva dato forfait, lasciando spazio a De Winter, Tomori tornerà ad occupare il ruolo di braccetto destro nella linea difensiva a tre con Gabbia e Pavlovic. L'unico ballottaggio sulle corsie esterne è quello fra Estupinan e Bartesaghi. Anche se l'ecuadoriano è il più indiziato per una maglia da titolare. A destra, invece, nessun dubbio. Difatti, sarà ancora una volta Saelemaekers a ricoprire il ruolo di esterno a tutta fascia. Passando al cuore della manovra rossonera, Luka Modric agirà come sempre da regista, al suo fianco tornerà Rabiot e, con ogni probabilità, Fofana. Pur nonostante ci sia qualche valutazione in corso sull'impiego di Ricci dal primo minuto al posto dell'ex Monaco. In attacco, spazio alla coppia Leao-Pulisic. Proprio quei due che, con un unico scambio in quel di Parma, hanno mostrato tutto il potenziale della loro intesa.

Inter-Milan, le dichiarazioni di Allegri in conferenza stampa

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Sul confronto con Chivu.

Allegri: "Domani sarà una serata meravigliosa. All'interno della partita c'è una rivalità storica per la città di Milano. Nei derby milanesi ero partito bene, poi... Affrontiamo una squadra molto forte, che assieme al Napoli è la favorita per lo Scudetto. E' una squadra esperta. Però il derby, è sempre una partita a se. Dovremo fare una partita tecnicamente valida ed essere più attenti."

Come si cataloga questa partita? Un ricordo su Ornella Vanoni.

Allegri: "E' stata una donna meravigliosa. Sono molto dispiaciuto perché è successo alla vigilia del derby ed era milanista. La partita di domani non è una partita snodo, ma inizia il periodo che ci porterà a marzo. Dopo la sosta di marzo, poi, ci saranno i due mesi finali dove si deciderà la stagione. Al momento le partite sicure sono venti, se saremo bravi diventeranno ventidue. Per fare questo bisognerà lavorare bene e con serenità."

Sui big match stagionali.

Allegri: "Fiducia la ho a prescindere da ciò che è successo a Parma e nelle ultime partite. Poi, sono le grandi partite che ti danno una grande adrenalina e una grande emozione nel prepararla."

Sulla classifica e sulla Nazionale.

Allegri: "Rino sta facendo un buon lavoro ed è normale che se la sarebbero giocata allo spareggio. Se fermeranno il campionato, ci fermeremo e sarà un vantaggio per la Nazionale. Bisogna essere focalizzati sull'obiettivo di essere fra le prime quattro al 25 maggio."

Su Marotta e sull'Inter.

Allegri: "L'anno in cui sono tornato alla Juventus ho preso la decisione in una notte se andare al Real Madrid, tornare alla Juve o andare all'Inter."

E' così sfavorito il Milan domani?

Allegri: "Intanto si parte zero a zero. Le partite vanno giocate e va fatto nel miglior modo possibile. L'Inter è una squadra che, come conclusioni, è quella che concede meno. Quando giochi le grandi partite devi avere grande attenzione, perché i dettagli fanno la differenza."

Su Rabiot e sulla disparità di  rendimento con le big e con le piccole.

Allegri: "Rabiot gioca. Ci sono annate che fai benissimo gli scontri diretti e fai fatica con le piccole. Quest'anno è così. Pensiamo, però, alla partita di domani perché il passato non lo possiamo cambiare."

La squadra ha capito la lezione di Parma?

Allegri: "Nei primi minuti con la Roma abbiamo sbagliato molto tecnicamente. Con il Napoli quando siamo rimasti in dieci abbiamo battagliato bene. Bisogna stare dentro alla partita nei novantacinque minuti. Affrontiamo la favorita per lo Scudetto e noi come loro vogliamo vincere."

Sulla coppia Leao-Pulisic.

Allegri: "Gli indisponibili per domani sono Athekame e Gimenez. Mi aspetto da loro, come da tutti, il massimo."

Sulla verticalità dell'Inter di Chivu.

Allegri: "L'ossatura più o meno è la stessa. Chivu sta facendo un ottimo lavoro e si nota che la squadra è un gruppo compatto quando giocano le partite. Credo ci sia poca differenza con Inzaghi perché i giocatori più o meno sono gli stessi."

Sulla verticalità dell'Inter di Chivu.

Allegri: "L'ossatura più o meno è la stessa. Chivu sta facendo un ottimo lavoro e si nota che la squadra è un gruppo compatto quando giocano le partite. Credo ci sia poca differenza con Inzaghi perché i giocatori più o meno sono gli stessi."

Sui duelli individuali.

Allegri: "Quando li vinci hai più possibilità di vincere le patite. Credo che domani sarà una partita di ottimo livello e bisognerà essere pronti per fare una partita del genere."

Cosa teme di più dell'Inter di Chivu?

Allegri: "Tra oggi e domani mattina metteremo a posto le ultime cose, speriamo di farle bene. L'Inter, oltre ad avere dei tiratori da fuori importanti, ha una fisicità importante. Nello stesso tempo, quando hanno spazio nei contropiedi sono molto bravi perché hanno tecnica in velocità. Dovremo essere pronti a fare una bella partita."

Su Gimenez e Lautaro.

Allegri: "E' un giocatore importante e che ha qualità realizzativa. Non è facile arrivare a metà campionato. Quando è rientrato quest'anno, ha fatto delle buone prestazioni, ora ha un problema alla caviglia, ma è un giocatore importante. Lautaro è uno degli attaccanti più forti in circolazione al mondo. E' un giocatore che attacca bene la profondità soprattutto dentro l'area, ma l'Inter ha un parco attaccanti molto importante."

Sul ballottaggio Estupinan-Bartesaghi.

Allegri: "L'assenza di Dumfries non mi influenza nella scelta. Tra oggi e domani mattina deciderò."

Cosa vorrebbe dire vincere il derby?

Allegri: "Passare una bella settimana. Ai ragazzi dico sempre di fare un bel risultato per passare una bella settimana."

Sulla curva.

Allegri: "Lo stadio ci aiuta molto. Soprattutto nei momenti difficili."

Su Ibrahimovic e su Leao.

Allegri: "Credo che Leao, stia capendo che l'attaccante viene valutato per i gol che fa. Con Ibra abbiamo chiacchierato, credo che bisogna avere la giusta attenzione per la partita di domani senza avere paura. Bisogna avere tanta adrenalina dentro ed emozione."

Su Thiago Silva.

Allegri: "E' un giocatore straordinario. Per il mercato di gennaio c'è la società e noi dobbiamo concentrarci sulle partite. Thiago non l'ho chiamato."

Su Rabiot.

Allegri: "Fofana ha fatto delle buone partite. E' un giocatore che ha enormi potenzialità sia in fase difensiva che offensiva, deve solo stare più attento in alcune dinamiche. Per quanto riguarda Rabiot, è il miglior Rabiot degli ultimi due anni."

Può essere il derby dei braccetti? Quanto sta migliorando Pavlovic?

Allegri: "Quella caratteristica di andare, l'ha sempre avuta. Deve migliorare nell'attenzione dentro l'area."

Sui calci d'angolo.

Allegri: "Magari domani ne battiamo due e facciamo gol, il calcio è anche questo."

Sul percorso della squadra.

Allegri: "Ci arriviamo nelle condizioni giuste se faremo risultato, se non lo faremo avremo potuto fare qualcosa di meglio. Siamo pronti a giocare questa partita."

Come ti adatti a questa coppia Pulisic-Leao? 

Allegri: "Tante volte ho avuto squadre con cui non abbiamo giocato senza centravanti. Il calcio è meraviglioso perché, Calhanoglu è il capocannoniere con 5 gol e Pulisic è a 4 con un rigore sbagliato."

Su Baresi.

Allegri "Questa notizia va oltre quella che è una partita di calcio. Lo aspetto a Milanello perché deve sempre essere un punto di riferimento per i giocatori del Milan e per tutto l'ambiente."