Quando Calhanoglu è andato sul dischetto, ha avuto l'impressione di avere davanti un gigante che proteggeva una porticina da hockey. In cima al campionato ci sono i due portieri migliori: Svilar e Maignan. Un caso? Il Milan ha subito tanto, Allegri lo ha disegnato così. Capace di resistere e di colpire al momento buono.
Il passato annebbia la mira del turco nella gabbia tattica di Allegri. Se anche la mira del tuo cecchino per eccellenza finisce per sporcarsi, vuol dire che non è proprio serata. Calhanoglu è l'ultima certezza che l'Inter ha sacrificato sull'altare di un derby che ha assunto le sembianze di un copione già scritto. Il riflesso con cui si è tuffato sulla destra ha beffato il turco. "Per i rigori c'è Claudio Filippi, è il migliore" ha commentato Allegri a fine partita.
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Al fischio finale, l'urlo di Mike ha richiamato i compagni. Tutti stretti attorno a lui, in cerchio. Maignan è tornato Magic. Non è la prima volta in stagione. Come non è una novità che Sommer sia impreciso. Ieri il Milan ha vinto anche perché ha un portiere che porta punti, l'Inter ne ha uno che spesso combina pasticci.
Pulisic ha spaccato Milano. Negli incubi della parte nerazzurra della città, nei sogni di quella rossonera. E non è la prima volta: Chris ha messo la firma su tre degli ultimi sei derby. Uno nella prima supersfida del campionato scorso, 22 settembre 2024. Il bis nell'inverno arabo: 6 gennaio 2025, finalissima di Supercoppa. Ed ecco il tris.
Massimiliano Allegri ha ricominciato la sua storia nel derby vincendo grazie al gol del numero 11. Allora Ibrahimovic, ora Pulisic. Cambiano i nomi, non il risultato. Almeno nel derby d'esordio targato Max. A risolvere, uno degli uomini più attesi. Pulisic ha giocato da titolare e ha messo a segno la rete decisiva del derby. Per Chivu è la quarta sconfitta in stagione, bilancio pesante, per il Milan 12esimo risultato utile e secondo posto dietro la Roma (col Napoli).
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