Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, la cui fede è notoriamente nerazzurra, si è esplicitamente espresso sulla scelta della Federcalcio di affidare la panchina azzurra a Gennaro Gattuso. Intervenuto alla puntata 764 de "La politica nel pallone" di Emilio Mancuso su Radio Rai Gr Parlamento, dopo gli auguri iniziali, il presidente si è lasciato andare con un commento personale sulla figura di Gattuso, come simbolo, del nostro calcio.
La Russa su Gattuso...
La Russa: “Gattuso nuovo ct? Auguri, ma i simboli del nostro calcio sono altri”
Le parole di La Russa
—Su Gennaro Gattuso e il suo nuovo incarico di CT dell'Italia.
La Russa: “Bisogna fare gli auguri a Gattuso e alla Nazionale, quando si ama la Nazionale le critiche a posteriori servono a poco. Però ho telefonato a Gravina prima della scelta e gli ho espresso i miei leciti dubbi. Quando Gravina dice che Gattuso è un simbolo del nostro calcio, io dico che non è proprio esatto. Semmai lo è Buffon, che forse è dietro a questa decisione, allora tanto valeva fare Buffon selezionatore. Non c’è bisogno di essere allenatori per selezionare una nazionale”.
Sui simboli del calcio italiano.
La Russa: "I simboli del nostro calcio sono altri, molti non sono allenatori, come Totti e Del Piero – aggiunge -. Poi ci sono Cannavaro, Nesta, Pippo Inzaghi. Non è giusto considerare Gattuso il simbolo del nostro calcio, il nostro calcio non è un calcio da ‘Ringhio’, ma è il calcio dei Rivera, Baggio, Del Piero, Zenga. Ecco, perché non Zenga?”.
Su chi avrebbe preferito come ct della Nazionale.
La Russa: “Avrebbero dovuto pensarci prima. Ranieri o Mancini, se fossero stati previsti come piano B, quando era necessario prevedere un piano B, avrebbero accettato. Ma anche lo stesso Mourinho, perché no. Ma adesso è inutile piangere sul latte versato. Abbiamo scelto Gattuso e quindi viva Gattuso, mi auguro vada bene. L’importante è che poi ci si assuma i meriti del successo, se ci sarà, ma anche le responsabilità di un eventuale insuccesso”.
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