Domenica temperature basse, rigide. Roba da neve, da guanti, sciarpa e cappello, per chi se la godrà in tribuna. L'ultima volta che Inter e Milan si sfidarono in condizioni simili erano altri tempi: domenica 24 febbraio 2013, 1-1, vantaggio di El Shaarawy e pari di Schelotto. Il sedicesimo squillo in campionato del rossonero Stephan.
MOSSE E CONTROMOSSE
La neve, Rabiot e Dumfries: il derby milanese prende forma

Poi il derby in campo
—Impedire all'Inter di crossare praticamente impossibile, ma limitare i rifornimenti è una necessità per Allegri. Così, Bartesaghi o Estupinan? Contro Dumfries, il primo sarebbe stato favorito nel ballottaggio, ma senza l'olandese Max potrebbe scegliere l'ex Brighton. Anche per replicare una tattica riuscita con il Napoli. "Oggi il centrocampo del Milan è secondo solo a quello dell'Inter. Il Milan sta arrivando". Parole di Stefano Eranio, convinto che quella di Allegri possa già lottare per il primo posto. Grazie anche a Rabiot e Modric. Il francese è "troppo importante per mettere dentro centimetri, esperienza e qualche gol".
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Il clima derby è già effervescente in tutte e due le squadre. Quasi certo il forfait di Dumfries. Chivu deve dosare forze ed energie. A centrocampo, Zielinski sembra in leggero vantaggio su Sucic. Rabiot è mancato forse anche più di Pulisic all'ultimo Milan. Perché l'americano ha lasciato a Leao e di Saelemaekers il compito di rimediare qualche gol mentre cavallo pazzo è senza sostituti. E la sua funzione è tripla: trasferisce le idee di Allegri alla squadra, la sua presenza riequilibra l'assetto tattico e copre qualunque vuoto.
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