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LIBERTÀ DI ESPRESSIONE

La follia di Milan-Como in Australia, il rispetto dei soldi: l’AIC interviene sul caso Rabiot-De Siervo

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Per Rabiot Milan-Como a Perth in Australia è una scelta folle, per De Siervo il francese deve assecondare il club rossonero, ma AIC spiega...
Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 

Quante polemiche dopo le dichiarazioni di Rabiot su Milan-Como a Perth, quanto caos mediatico dopo la risposta dell'Amministratore Delegato di Serie A Luigi De Siervo. Quel che però è rimasto tra i tifosi rossoneri come pensiero principale non è il botta e risposta tra un calciatore di un club e l'AD della Lega di un campionato, ma il dubbio sulle parole di Rabiot. Il centrocampista francese poteva esprimersi liberamente su una questione dirigenziale e di vertice? Oppure, come ha detto De Siervo, Rabiot avrebbe dovuto assecondare maggiormente il suo datore di lavoro, ovvero il Milan? 

A chiarire quest'aspetto è stato Umberto Calcagno, Presidente del Sindaco calciatori, ovvero l'AIC, direttamente ad ANSA.

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Il caso Rabiot-De Siervo per Milan-Como in Australia, l'AIC: "Libero di esprimersi".

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"Il problema non è rappresentato dall'eccezionalità di una gara e le legittime riflessioni di un atleta non andrebbero messe polemicamente in relazione con i suoi guadagni, ma ascoltate e accolte con spirito costruttivo".

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Equilibrio tra ricavi dei club e salute fisica dei calciatori

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"Tutta la categoria ha sempre dimostrato un forte senso di responsabilità verso l'intero sistema, comprendendo la necessità di ricercare nuove fonti di ricavo - aggiunge Calcagno - Il pensiero dei protagonisti esprime una sincera preoccupazione per la loro salute e per la qualità dello spettacolo offerto; calendari troppo serrati, con conseguenti sovraccarichi di lavoro, lunghe trasferte e insufficiente periodo di recupero, influiscono negativamente su questi aspetti e solo discutendone insieme si potranno trovare soluzioni che vadano a tutela degli interessi di tutti".