Una modifica significativa è stata introdotta nel calcio italiano con l'ultimo decreto legge licenziato dal governo, che estende la possibilità di concordare, tra club e calciatori contratti fino a un massimo di otto anni.
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Questa novità ha uno scopo preciso e punta ad allineare la Serie A alle pratiche già in uso in altri campionati europei. La disposizione, che dovrebbe applicarsi anche ai rinnovi contrattuali, promette una maggiore flessibilità nella gestione dei rapporti tra club e giocatori.
L'introduzione di contratti più lunghi avrà un impatto sui bilanci societari. Sarà necessario un parere dell'Agenzia delle Entrate (ADE) per stabilire le rettifiche contabili richieste dall'applicazione della nuova legge, specialmente per le prosecuzioni contrattuali.
La notizia è stata riportata dall'avvocato Felice Raimondo sul suo account ufficiale di X.
Monitorare i calciatori: meno parametri zero
—Questa modifica apre inoltre la strada a strategie contrattuali più complesse, come la stipula di accordi di 4-5 anni con opzioni unilaterali a favore della società per ulteriori 3-4 anni. Si tratta di meccanismi simili alle cosiddette "clausole Granovskaia", utilizzate dal Chelsea per mantenere un maggiore potere contrattuale e assicurarsi un ritorno economico dalle cessioni future dei giocatori.
Otto anni sì, ma gli ammortamenti restano a cinque
—È fondamentale sottolineare che, ai fini della UEFA, la lunghezza massima dei contratti considerata rimarrà di cinque anni. Ciò significa che, nei bilanci inviati a Nyon, gli ammortamenti continueranno a essere spalmati su un periodo di cinque anni. La modifica legislativa ha quindi valenza interna, influenzando la contabilità italiana e i rapporti diretti con i calciatori.
Quando la normativa sui contratti a otto anni diventerà legge?
—La normativa diventerà immediatamente efficace (15 giorni dopo) con la pubblicazione del decreto legge nella Gazzetta Ufficiale, prevista nei prossimi giorni. Tuttavia, è importante notare che se il decreto non dovesse essere convertito in legge entro sessanta giorni dalla pubblicazione, perderebbe la sua efficacia fin dall'inizio. In tale eventualità, il Parlamento interverrebbe con una legge per stabilizzare i rapporti giuridici sorti nel frattempo. Pertanto, sebbene i club possano teoricamente iniziare subito a stipulare contratti di otto anni, la piena certezza giuridica si avrà solo con la conversione in legge, probabilmente nell'ultima fase dell'attuale finestra di mercato.
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