Le parole del grande ex

Fabio Capello non ha dubbi: “Napoli e derby diranno la verità”

Fabio Capello
Le dichiarazioni rilasciate a Gazzetta da parte del grande ex allenatore del Milan di Silvio Berlusconi
Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 

Fabio Capello, 78enne storico ex giocatore del Milan dal 1976 al 1980 e allenatore di punta della squadra dal 1991 al 1996, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Una lunga chiacchierata con uno degli artefici sul campo dello Scudetto della stella datato 1978/1979 ed uno dei principali fautori del Milan degli Invincibili sotto la presidenza di Silvio Berlusconi.

Una carriera costellata da successi e soddisfazione, sia in campo e sia in panchina. Ora uno dei maggiori opinionisti televisivi visti anche i numerosi successi ottenuti durante la sua lunghissima carriera.

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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport ha parlato a 360° della situazione attuale del Milan, sottolineando quelle che sono le sue idee e speranze per il futuro rossonero.

Ecco un estratto con le dichiarazioni più importanti rilasciate dal grande ex.

La stagione del Milan per Fabio Capello

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Se ai rossoneri non riuscisse la rimonta per il quarto posto in campionato, la stagione sarebbe fallimentare?

«Per forza, basta farsi un giro alla bacheca dei trofei di Casa Milan per capire cosa significa per questo club la coppa. E se devo aggiungere una nota personale, da ex calciatore e allenatore rossonero mi farebbe male non vedere la squadra nel suo habitat naturale, la Champions League».

Trasferta complicata?

«Molto. Innanzitutto perché gli uomini di Conceiçao non possono più permettersi battute d’arresto. Anzi, sono obbligati a vincere, quindi difficilmente si concederanno una partita d’attesa. Dovranno attaccare. E contro un avversario come il Napoli, considerate le fragilità difensive, può essere molto pericoloso. Per le caratteristiche delle due squadre, credo che Conte sia l’avversario peggiore per il Milan di oggi».

Fabio Capello

In che senso?

«Beh, il Napoli è molto forte sulle palle inattive, innanzitutto. E poi ha un giocatore in particolare che può mettere in crisi la formazione di Conceiçao: McTominay. Lo scozzese è abilissimo negli inserimenti da dietro e il Milan soffre soprattutto queste situazioni. Ma anche contenere la fisicità di Lukaku non sarà facile. Poi torniamo al canovaccio della partita: i rossoneri non potranno giocare una gara d’attesa, ma il Napoli è bravissimo a chiudere gli spazi, perché con Conte tutti si sacrificano in difesa e poi sanno anche ripartire. Sarà un test durissimo».

Che arriverà tre giorni prima della semifinale di andata di Coppa Italia contro l’Inter...

«Ecco, volendo forzare un po’ possiamo affermare che nelle prossime due-tre partite il Milan conoscerà la piega definitiva della sua stagione. L’unico vantaggio è che non ci sono molti calcoli da fare: con la classifica che ha, il Diavolo può e deve solo vincere. Tutto il resto sono chiacchiere».

Fabio Capello

Dovesse fallire l’assalto al quarto posto e alla finale di Coppa Italia, il Milan sarà chiamato a programmare il futuro da subito?

«Per forza. Anche se non c’è ancora un direttore sportivo a oggi, perciò mi pare complicato pensare già a una strategia definita».