LA PASSIONE DI CARLO

Nuova vita Ancelotti: “In Brasile mi chiamano Carlinho, tocca studiare il portoghese”

Ancelotti
Un soprannome e tanti sorrisi per l'ex Real Madrid Ancelotti nei primi giorni di ritiro con la selezione verdeoro. Ci sono tutti i presupposti per fare bene

Carlo Ancelotti, neo tecnico del Brasile, si racconta a Vivo Azzurro TV. L'italiano in questi giorni sta vivendo il suo primo ritiro nell'avventura verdeoro. Tanti sorrisi e voglia di stupire, nonostante la grande esperienza, l'allenatore non nasconde un pizzico di emozione. Tra aneddoti e racconti, ecco come stanno andando i primi giorni per l'ex Real Madrid.

Ancelotti si racconta tra soprannomi e voglia di studiare la lingua

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TRA LINGUA E VOGLIA DI DIMOSTRARE -"Adesso inizia un'altra avventura, è una responsabilità grande, ma anche una grande felicità avere l'opportunità di allenare la nazionale brasiliana. Sono stato accolto con molto affetto, spero di preparare bene la squadra e fare in modo che sia competitiva al prossimo Mondiale. Dovrò studiare il portoghese come ho dovuto studiare il francese, l'inglese, lo spagnolo: mi aiuterà il fatto che il portoghese ha la stessa grammatica".

UNA PASSIONE CHE BATTE FORTE -"La vittoria è un attimo fuggente, festeggi e guardi avanti. La sconfitta è uguale: è dispiacere, tristezza, ma il calcio ti dà sempre l'opportunità di guardare avanti. Mi tengo tutto, le vittorie e le sconfitte. Le sconfitte ti danno modo di migliorare. Tornare a Reggiolo mi dà energia, tengo vivi i ricordi di una bella gioventù. In casa non c'è mai stata una discussione, c'era armonia. L'unica cosa che mancava erano i soldi, ma non si parlava mai di soldi. Reggo l'usura del tempo grazie alla passione che ho sempre avuto per il calcio. Questa passione ti fa sopportare la pressione e lo stress".

IL SOPRANNOME DI ANCELOTTI -"Mi hanno soprannominato così, tutti mi chiamano Carlinho e ammetto che mi piace".