Inchiesta ultras, parla l’avvocato del Milan: “Sentenza che conferma che il Milan è parte lesa”

+++LE PAROLE DELL'AVVOCATO DEL MILAN DOPO LA SECONDA SENTENZA EMESSA+++

De Castiglione: "Una sentenza che conferma, da un lato l'esistenza dell'associazione per delinquere, ma soprattutto conferma il fatto che il Milan è stata parte lesa e danneggiata da queste condotte. E che quindi, il tifo violento, il tifo che comunque porta a commettere dei reati è qualcosa che porta dei danni alla società. Questo era il principio che volevamo che passasse."

Inchiesta ultras, la seconda sentenza

Dopo che il tribunale di Milano si è espresso emettendo la prima sentenza, riguardante l'inchiesta ultras sulle due curve di Milano, Curva Nord e Curva Sud, nella giornata di oggi, 19 giugno 2025, è stata pronunciata la seconda sentenza riguardante tale processo.

Nella prima sentenza, si è dichiarato che, i due capi ultras, Luca Lucci e Andrea Beretta, sono stati condannati ad una reclusione di dieci anni. I due club, Milan ed Inter, hanno ricevuto un risarcimento pari a 50 mila euro. Lega Serie A, invece, uno pari a 20 mila euro.

In merito a questa seconda sentenza, riportiamo quanto scritto da ANSA.

ANSA: "Christian Rosiello, ultrà milanista ed ex bodyguard di Fedez (non indagato), è stato condannato a 4 anni e 20 giorni di reclusione nel secondo processo abbreviato, con al centro l'accusa di associazione per delinquere, scaturito dalla maxi inchiesta della Procura di Milano, di Polizia e Gdf sulle curve di San Siro. Lo ha deciso la sesta penale, condannando anche a 5 anni e 6 mesi Francesco Lucci, fratello dell'ex leader della Curva Sud rossonera Luca, e a 3 anni e 8 mesi Riccardo Bonissi.

Le nuove condanne arrivano dopo quelle di due giorni fa per capi e sodali della Sud milanista e della Nord interista."