È come un libro, scritto a capitoli, suddiviso per temi, in cui ogni argomento ha vita a sé, ma nell'insieme forma una trama. Il libro in questo caso è il Milan e a esporre il racconto c'è Massimiliano Allegri. Se prima abbiamo confutato la tesi di un Milan debole nella fase difensiva, adesso però solleviamo una criticità di questa squadra che quasi nessuno vuole mettere sotto i riflettori. Eppure l'anno scorso, dal punto di vista dei numeri e dei dati, è stato il vero problema della stagione.
NON SOLO, È ANCHE 2ª PER XG
Il Milan di Allegri è la squadra di Serie A che ha effettuato più tiri: il dato sugli XG


Parliamo dei gol segnati in base alle occasioni da gol avute. Il Milan l'anno scorso è finito al terzultimo posto in tutta la Serie A 24-25, per G-XG (sottolineiamo, terzultimo posto). Questo nonostante sia stata la terza migliore squadra di tutto lo scorso campionato per XG.

Il Milan di Allegri riprende dal Milan di Fonseca e Conceicao
—Due giornate non bastano per capire dove potrà arrivare il Milan di Allegri - l'abbiamo già detto nell'altra analisi - ma (anche qui) sono già sufficienti per scorgere una tendenza chiara: la squadra rossonera è tra quelle che hanno creato di più in fase offensiva in Serie A.
Con 38 tiri totali, lo stesso numero della Juventus, il Milan si conferma tra le più pericolose del campionato. Infatti i tiri, se accompagnati dagli XG, mostrano come i rossoneri arrivino spesso sotto porta creando occasioni da gol. Il Milan per expected goals è dietro solo Lazio.

Il problema, anche nelle prime 2 giornate della Serie A 25-26
—Il Milan, nonostante un nuovo allenatore e quasi un nuovo gruppo squadra, anche se ancora in piena fase di rodaggio fisico e mentale, si è dimostrato poco cinico. È vero che, quasi sempre, chi vince il campionato ha la miglior difesa, però l'anno scorso se non fosse stato per la difesa, il Milan non sarebbe arrivato ottavo, ma molto più in basso in classifica. Ci sono determinate partite che, sbloccandole cambiano il corso di una stagione. E se il Milan, grazie al gioco riesce ad arrivare al tiro, ma non segna, beh c'è il rischio che perda fiducia nelle gare. E senza fiducia gli errori - quelli sì in difesa - possono solo che aumentare.

Milan, dalla Cremonese al Lecce: sempre tanti tiri, ma casi diversi
—Infatti alla prima giornata contro la Cremonese, proprio questa produzione offensiva non si è trasformata in punti. Tante iniziative, tanti tiri, ma poca precisione e la sensazione di non aver concretizzato quanto costruito. Contro il Lecce, invece, il Milan ha saputo trasformare la mole di gioco in una vittoria, dando la dimostrazione che quando la squadra riesce a restare lucida e incisiva sotto porta, i risultati arrivano.
Ora... piccola riflessione (che resta aperta) sulle gare contro Cremonese e Lecce. Il Milan che tira sempre tanto e in una gara non trova i gol che avrebbe dovuto segnare, mentre in un'altra ne trova anche di più, rischia di vivere troppo alla giornata. Così il timore è che una volta si vinca e una volta si perda.
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L'idea di Allegri: riuscire a difendere, riuscire a tirare, ma i gol...
—Dietro al numero dei tiri (senza perdere l'ordine difensivo) c’è ovviamente il lavoro del nuovo allenatore. Nuove idee tattiche, nuovi automatismi e un approccio offensivo che sembra stimolare l’intero reparto avanzato. Non è solo questione di singoli: l’impressione è che il Milan riesca a portare al tiro molti uomini diversi. Rispetto all'anno scorso anche Fofana è arrivato spesso alla conclusione e questo proprio contro la Cremonese. Resta però il problema della precisione sotto porta. Questo lo si può migliorare solo lavorando tanto sulla qualità del tiro a Milanello.
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