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IL COMUNICATO

Il Comunicato della Curva Sud per la stagione del Milan 25/26 a San Siro

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La Curva Sud ha lanciato un proprio messaggio riguardante la stagione del Milan e la gestione di San Siro
Redazione Milanistichannel

La Curva Sud ha pubblicato sui propri social e canali ufficiali, un lungo Comunicato riguardante l'inizio della stagione 2025/26 del Milan.

Il tema sollevato dalla Curva riguarda le singole partite, principalmente da giocare a San Siro, ma anche in parte (per quanto riguarda gli striscioni), vengono tenute in considerazione anche le trasferte. 

Il Comunicato è stato pubblicato oggi, sabato 16 agosto, un giorno prima della prima gara ufficiale del Milan di Allegri, ovvero il preliminare di Coppa Italia contro il Bari.

Il Comunicato della Curva Sud sulla stagione 2025/26 del Milan

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"Tante persone in queste settimane ci hanno scritto chiedendo se la Curva Sud degli ultimi anni, passionale, colorata, con i suoi storici striscioni, le sue coerografie spettacolari e il suo tifo incessante, sarebbe stata regolarmente al proprio posto. Ebbene, oggi, dopo un lungo silenzio assordante da parte della società possiamo darvi le prime risposte:

  • Nessun riscontro sui nuovi striscioni
  • Vietati quasi tutti i vecchi strisccioni
  • Black List con divieto di abbonamento al 2º blu, ma con possibilità di abbonarsi nel resto dello stadio e di comprare i biglietti anche per il 2º blu. (Si avete letto bene. Per ordine pubblico ci vietano di abbonarci al 2º blu, ma se riusciamo nell'impresa di prendere uno dei pochi biglietti disponibili al 2º blu partita per partita, il problema dell'ordine pubblico scompare magicamente: FOLLIA!!!)
  • In questa lista nera, oltre ai vocalist, ai ragazzi che preparano coreografie, che suonano i tamburi, oltre ai vari responsabili dei gruppi, sono stati inseriti i loro figli, le loro mogli e tanti altri ragazzi incensurati, solo per aver espresso una propria opinione lecita e aver contestato la società a casa milan durante manifestazioni pacifiche e regolarmente autorizzate.

    Con grande rammarico ad oggi, nel regime autoritario imposto a San Siro, non esiste la minima condizione che ci permetta di fare il tifo come siamo abituati da decenni e come accade in tutte le curve d'Italia. Spiace per il Mister e per la squadra. Vittime sacrificali di questa scelta da parte della società, figlia di una repressione cieca, ingiustificata e senza alcuna logica.

    Buon teatro a tutti"