- Calciomercato
- Squadra
- Milan Futuro
- Coppe Europee
- Coppa italia
- Social
- Milan partite e risultati live
- Redazione
Una vigilia sentita da tutto il Milan quella dell'andata dei playoff di Champions League. I rossoneri dopo l'allenamento mattutino svolto a Milanello in giornata, sono volati verso Rotterdam. Domani si giocherà una delle gare più importanti, se non la più importante, di tutta la stagione.
Feyenoord-Milan sarà anche la gara di Santiago Gimenez che dopo una sola settimana con la maglia rossonera tornerà in quel di Rotterdam, dove è cresciuto. E da avversario questa volta affronterà il club che lo ha visto sbocciare.
Un club che però è alle prese con grandi cambiamenti. Infatti il Feyenoord solo nella giornata di ieri ha deciso di esonerare il proprio allenatore. Priske non sarà presente e al suo posto, prima di una scelta definitiva, siederà in panchina Bosschaart, l'allenatore delle giovanili.
Conceicao è alle prese con la scelta degli 11 titolari migliori. Assente Musah per squalifica post rosso a Zagabria, mentre non presenti in lista Champions Bondo, Sottil e Jimenez. Out anche Loftus Cheek. Conceicao andrà con i fantastici 4 in avanti oppure opterà per un cambio modulo con una difesa a 3?. (Qui tutti i nostri dubbi di formazione). Ecco, invece, adesso le parole di Conceicao in Conferenza stampa.
Domani sera vediamo tutti e 4 i campioni in attacco o fai valutazioni diverse?
"Ci sono più di quattro campioni. Comunque non abbiamo tante soluzioni di movimenti domani. Vediamo domani"
Qual è la condizione di Rafa dopo due panchine consecutive? È pronto per tornare titolare?
"È stato a disposizione anche nelle altre gare. È solo stata una scelta mia fino a Empoli. Oggi però non mi va di aprirmi con la formazione"
Cosa le piace di Gimenez e in cosa può migliorare?
"Domani abbiamo una partita importante, ma siamo qui per colpa nostra. Con questa responsabilità vogliamo giocare e vincere domani. Santiago lo conosco da alcuni anni. È giovane e ha tanta strada da fare, ma è un giocatore di livello."
Ibra ha ribadito molto il concetto che lei adesso ha 2 squadre. Questa ricerca di equilibrio adesso si può trovare?
"Si può trovare non con i 4 avanti, ma con 11. Noi comunque abbiamo più di due squadre, ci sono anche i settori giovanili. Siamo il Milan, vogliamo fare bene in tutte le competizioni. Per trovare l'equilibrio serve tanto lavoro. Se si hanno tanti giocatori offensivi non vuol dire non avere equilibrio, come avere tanti difensori non significa non prendere gol?"
Cosa chiede lei ai suoi centrali? Vuole dei difensori più veloci?
"Io conto su tutti i giocatori che ho a disposizione. Qualsiasi coppia giochi o anche 3, hanno la mia fiducia. Loro sanno cosa devono fare per migliorare ogni giorno."
Santiago Gimenez quanto è importante nel Milan?
"Se Santiago fa gol è un gran lavoro non solo suo, ma della squadra. Questa è la cosa più importante, ma lui comunque ha talento e qualità di finalizzare le occasioni che la squadra crea. Deve continuare a lavorare."
Il Milan è la storia della Champions League e lei lo ha già detto tante volte. In Italia però abbiamo un problema. Non diamo tempo agli allenatori di creare dei cicli come il suo di 7 anni al Porto. Lei spera di creare un ciclo al Milan come fece Ancelotti?
"Dipende dai risultati. Io ho le valige pronte. Nel calcio tutto cambia velocemente. L'importante è guardare il presente e dopo una partita, vittoria o sconfitta c'è sempre da ricominciare. Al Porto mi dicevano che sarei rimasto 3-4 mesi poi sono rimasto 7 anni. Il calcio è così."
Questa è la gara più difficile che deve preparare. Il Feyenoord ha un nuovo allenatore da oggi e 7 assenti. Sulla carta sembra che abbiano tantissimi problemi però...
"Si è proprio così. Il cambio crea una motivazione in più nel gruppo. Non è una cosa negativa anzi. Dopo la partita è anche una di Champions e storicamente è difficile giocare in Olanda. Io ho giocato qui 3 anni fa con il Porto e qui c'è un ambiente tosto e caldo. Poi anche noi abbiamo i nostri problemi. Anche noi abbiamo giocatori fuori. Abbiamo solo 17 giocatori di movimento. La storia della partita la faremo noi. Dipende da noi"
Non sappiamo cosa fara il loro allenatore se continuita o cose diverse. Lavorato sui loro calciatori che li conosciamo e il loro modo di giocare. Anche noi abbiamo i nostri problemi ma siamo qui per trovare soluzioni
Gli attaccanti fanno parte del gruppo e vediamo domani, importante mettersi a disposizione e lavorare di squadra. Vogliamo avere equilibri ed essere compatti
Ricordo sulla sua tripletta a euro2000 al De Kuip Anche se segna un difensore va bene.
© RIPRODUZIONE RISERVATA