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LA SOLIDARIETÀ DI REBIC

L’ex Milan Rebic compie il suo gol più bello lontano dal campo

Matteo Casini
Matteo CasiniRedattore 
Un gesto deciso, umano e lontano dalle telecamere: l’ex Milan Rebic scrive una pagina della sua storia fuori dal calcio e aiuta il suo popolo

In un calcio sempre più dominato da cifre folli e individualismi, ci sono storie che restituiscono umanità a questo sport. Una di queste arriva dalla Croazia e ha come protagonista Ante Rebic. Non per un gol, un assist, ma per un gesto di generosità che lascia senza parole. L’ex attaccante del Milan, oggi svincolato, ha scelto di riscrivere il significato della parola "successo", ridando dignità e speranza alla sua terra d’origine.

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Non si dimenticano le origini

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Rebic è nato a Donji Vinjani, un piccolo borgo di 2000 abitanti nei pressi di Imotski, zona rurale dove la vita non è mai stata semplice. Invece di dimenticare le proprie radici, ha fatto l’esatto contrario. Con parte dei suoi guadagni accumulati in carriera, ha saldato personalmente i debiti bancari di circa la metà degli abitanti del villaggio: persone comuni, famiglie in difficoltà e piccoli commercianti piegati da anni complicati. Non solo una donazione generosa, ma anche un intervento mirato e risolutivo, pensato per ridare ossigeno a chi aveva il fiato corto da troppo tempo.

Il gesto, già straordinario di per sé, ha avuto un secondo capitolo ancor più lungimirante. Rebic, infatti, non si è fermato a soffocare le difficoltà del presente. Ha scelto di investire in ciò che verrà, destinando altri fondi alla costruzione di un asilo nido moderno. Un luogo pensato per accogliere i bambini del paese, dando alle nuove generazioni un’opportunità concreta di crescere in un ambiente sano.

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Nel cuore dei croati

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In un mondo che corre veloce e spesso dimentica troppo in fretta, Rebic ha fermato il tempo per il suo paese. Ha ridato fiato ai genitori e speranza ai figli. Un esempio, purtroppo, raro di cosa significhi davvero “restituire” alla comunità che lo ha cresciuto. Non ha fatto proclami né cercato attenzione, ma il suo gesto ha fatto il giro del mondo, attirando l'attenzione anche sui non appassionati di calcio. Forse non vincerà altri trofei, ma in Croazia, nei sorrisi dei bambini e nella gratitudine degli adulti, ha già inciso la sua più bella vittoria.