milanistichannel news milan ESCLUSIVA, Scavuzzo: “Il Comune ha chiesto a Milan e Inter un nuovo San Siro da 70mila posti e non 50mila”

L'INTERVISTA ALLA VICE SINDACA DI MILANO

ESCLUSIVA, Scavuzzo: “Il Comune ha chiesto a Milan e Inter un nuovo San Siro da 70mila posti e non 50mila”

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La Vice Sindaca di Milano ha parlato in esclusiva a Milanistichannel del nuovo San Siro ed è emersa una clausola nel contratto voluta dalla Giunta, ovvero che il nuovo stadio non abbia meno di 70mila posti
Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 

Forse non tutti i milanesi ne hanno ancora percepito la portata, ma il 29 settembre 2025 è una data spartiacque per la città. Con l'approvazione della delibera di vendita a Milan e Inter, il Consiglio Comunale ha decretato una rinascita per San Siro. Non solo il Meazza, ma l'intero quartiere, si affaccia su un futuro profondo e complesso, che promette di essere, come sempre, al centro di intense discussioni politiche. C'è chi ha pensato che quel giorno fosse la fine dei dibattiti, ma il voto favorevole del Consiglio Comunale volto a cedere l'area di San Siro ai due club non ha esaurito i quesiti sul tavolo.

Prima del voto, l'attenzione si è focalizzata sulle ragioni per cui il Comune di Milano e i Club non abbiano optato per una soluzione di ristrutturazione dell'impianto e su quale sarebbe stato il piano B dell'Amministrazione in caso di mancata approvazione della delibera.

Mentre, oggi, l'attenzione si sposta sui dettagli operativi del progetto:

  • Quanti posti avrà il nuovo stadio?
  • Come si chiamerà il nuovo San Siro e chi avrà l'ultima parola sul nome?
  • E soprattutto, in un contesto di rinnovamento, ci sarà spazio per un Museo del Meazza che onori la storia dell'attuale impianto?
  • Per fare chiarezza sulla posizione del Comune di Milano, sulle valutazioni in corso e sulle prossime tappe di questo complesso dossier, MilanistiChannel.com ha voluto intervistare in via esclusiva la Vicesindaca e assessora all'istruzione del Comune di Milano, Anna Scavuzzo.

    Questa intervista è di cruciale importanza: la Vicesindaca Scavuzzo,insieme all'Assessora allo Sport Martina Riva e all'Assessore al Bilancio e Demanio, Emmanuel Conte, formerà il nucleo centrale di rappresentanza del Comune di Milano per tutti i prossimi passi che verranno attuati da Milan e Inter sull'area in questione. Si parla di un orizzonte temporale che va dalla realizzazione del nuovo stadio - prevista entro il 2031 - fino alla completa riqualificazione del quartiere, stimata per il 2035.

    In questa intervista approfondita, la Vicesindaca risponde ai tanti dubbi che cittadini e tifosi hanno sul tema San Siro.

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    Divisioni, dibattiti, appelli: il Comune di Milano spiega la decisione finale su San Siro

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  • Vice Sindaca Scavuzzo, San Siro è stato ed è tutt’ora un tema che divide. Politica, tifosi di Inter e Milan, cittadini, abitanti del quartiere. Che cosa si sente di dire a chi è più scettico sulla decisione finale che è stata raggiunta?
  • “Ci sono state alcune divisioni, ma credo che la storia dello stadio di San Siro sia sempre stata costellata da molti dibattiti. I contrari e gli entusiasti c’erano anche nel momento di costruire il terzo anello, per esempio. Che lo stadio sia un argomento di grande dibattito lo considero del tutto normale e non ne sono spaventata, a patto sia un dialogo corretto e condotto nel massimo rispetto di tutte le parti.

    Come secondo elemento, lasciando però il posizionamento politico da parte, il tema è tra chi vuole affrontare la rigenerazione e trasformazione dello stadio e chi invece è fermo sull’idea che San Siro non si tocca. Perciò la contrapposizione è tra chi accetta solo l'ipotesi di ristrutturare e chi valuta alternative, questo è il tema.

    Nel pieno rispetto di chi manifesta nostalgia o dispiacere al pensare che San Siro possa non essere più quello a cui siamo abituati, voglio dire che comprendo queste emozioni e che sono certamente motivo di attenzione per tutti. Io stessa sono un’appassionata di calcio, vado allo stadio, lo vivo con grande partecipazione e proprio per questo mi sento di rassicurare che tutto viene considerato con la giusta e rispettosa importanza che merita.

    D’altra parte mi sento di dire che vorrei guardare allo stadio di San Siro pensando agli anni che verranno, non solo con il pensiero rivolto al passato, a ciò che è stato: altrimenti rischiamo di trascurare il futuro.

    Lo dico sempre: porto con me tanti ricordi, ma voglio immaginarlo per le mie nipoti e per quei ragazzi che saranno gli adulti di domani, tra 10 o 20 anni.

    E siccome, a oggi, San Siro presenta problemi strutturali e di accessibilità, penso che investire sul suo futuro voglia dire dargli nuova vita: anche questo è voler bene a San Siro. Ci siamo concentrati molto sul progetto di demolizione e pochissimo sul suscitare emozioni, curiosità e attesa per il nuovo stadio. Credo che questi siano elementi da considerare molto di più da ora in poi”.

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    Un ricordo personale di San Siro della Vice Sindaca da tifosa

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  • Qual è il suo ricordo più bello di San Siro?
  • "Le affido un ricordo di famiglia, la prima volta a San Siro di una delle mie nipotine che ho portato allo stadio a vedere un derby: siamo entrate, dapprima solo un po’ di rumore e qualche coro, poi… la testa fa capolino dalla scala, l’urlo della curva che si eleva, le coreografia del pubblico, il calore del tifo. San Siro! È stata letteralmente abbracciata da San Siro! Non si aspettava né l’esuberanza né l’energia che veniva comunicata da oltre 72mila tifosi. Mi ha guardata e mi ha detto ‘ma quanti siamo?’ Io le ho risposto ‘molti più di quelli che sono in campo, perché siamo in campo anche noi’. Questa energia che si sente quando si entra allo stadio è ciò che fa la differenza, ed è anche il motivo per cui abbiamo insistito nel rigettare l’idea di 50mila posti, ottenendo l’impegno a realizzare uno stadio da oltre 70mila posti: il pubblico e le tifoserie trasformano una partita di calcio in un’esperienza collettiva, e anche la prestazione sportiva diventa davvero uno spettacolo, una sintonia fra i giocatori e la gente sugli spalti che rende memorabile una partita”.

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    San Siro e la richiesta del Comune di Milano a Milan e Inter

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  • Quindi il voler un nuovo stadio da 70 mila posti è stata una richiesta del Comune e non dei due club?
  • “Certo, il Consiglio Comunale e il Municipio 7, potete andare a controllare in tutte le carte. La richiesta è stata chiara, vogliamo uno stadio pieno di gente e vogliamo che continui a dare emozioni a grandi e piccini, mantenendo una parte degli spalti a biglietti con prezzi accessibili”.