Forse non tutti i milanesi ne hanno ancora percepito la portata, ma il 29 settembre 2025 è una data spartiacque per la città. Con l'approvazione della delibera di vendita a Milan e Inter, il Consiglio Comunale ha decretato una rinascita per San Siro. Non solo il Meazza, ma l'intero quartiere, si affaccia su un futuro profondo e complesso, che promette di essere, come sempre, al centro di intense discussioni politiche. C'è chi ha pensato che quel giorno fosse la fine dei dibattiti, ma il voto favorevole del Consiglio Comunale volto a cedere l'area di San Siro ai due club non ha esaurito i quesiti sul tavolo.
L'INTERVISTA ALLA VICE SINDACA DI MILANO
ESCLUSIVA Scavuzzo: “A San Siro un museo sulla storia del Meazza? Milan e Inter…”

Prima del voto, l'attenzione si è focalizzata sulle ragioni per cui il Comune di Milano e i Club non abbiano optato per una soluzione di ristrutturazione dell'impianto e su quale sarebbe stato il piano B dell'Amministrazione in caso di mancata approvazione della delibera.
Mentre, oggi, l'attenzione si sposta sui dettagli operativi del progetto:
Per fare chiarezza sulla posizione del Comune di Milano, sulle valutazioni in corso e sulle prossime tappe di questo complesso dossier, MilanistiChannel.com ha voluto intervistare in via esclusiva la Vicesindaca e assessora all'istruzione del Comune di Milano, Anna Scavuzzo.
Questa intervista è di cruciale importanza: la Vicesindaca Scavuzzo,insieme all'Assessora allo Sport Martina Riva e all'Assessore al Bilancio e Demanio, Emmanuel Conte, formerà il nucleo centrale di rappresentanza del Comune di Milano per tutti i prossimi passi che verranno attuati da Milan e Inter sull'area in questione. Si parla di un orizzonte temporale che va dalla realizzazione del nuovo stadio - prevista entro il 2031 - fino alla completa riqualificazione del quartiere, stimata per il 2035.
In questa intervista approfondita, la Vicesindaca risponde ai tanti dubbi che cittadini e tifosi hanno sul tema San Siro.

San Siro avrà un museo anche per il Meazza?
—“Questa è una bellissima idea e penso che le squadre saranno contente di raccontare l’epopea di trasformazione del Meazza. Non prendo impegni per i Club, ma volentieri supporto questa proposta perché penso che nel museo di Milan e Inter, che tra l’altro ad oggi è il più visitato in città, ci potrà sicuramente essere lo spazio per raccontare la trasformazione di San Siro.

Chi sceglierà il nome del nuovo San Siro?
—Certamente sarà sempre lo stadio San Siro, visto che è il nome del quartiere. All’intitolazione a Beppe Meazza sono molto affezionata, si vedrà con le squadre che orientamento esprimeranno nei confronti di questo tema. In ogni caso, lo stadio di San Siro rimane lo stadio di San Siro”.
”Perché no, non escludo nessuna ipotesi e non metto limiti alla creatività. E’ un altro di quei temi che ci ricorda l’importanza di mantenere il dialogo aperto fra il Comune le squadre, così come già oggi è molto forte la collaborazione con le loro Fondazioni, da sempre impegnate in progetti sociali come la promozione dello sport di base, il contrasto alle disuguaglianze, le politiche alimentari, le attività sociali in favore dei più fragili. Sono certa che parleremo anche dell’intitolazione dello Stadio di San Siro e la eventuale dedica a qualcuno – come oggi è a Beppe Meazza - che è cosa diversa da quanto prevederanno gli accordi pubblicitari, che porteranno i riferimenti agli sponsor.”

C'è un derby nel Comune di Milano: Vice Sindaca Scavuzzo, vs Assessora allo sport Riva
—“Io e Martina condividiamo tante cose, non la squadra del cuore! Allo stadio il mio vicino di seggiolino è proprio il padre della collega Riva, lui storico interista al contrario della figlia. Una delibera portata in Giunta da un’interista, una milanista e uno juventino (Scavuzzo, Riva, Conte) non può che essere garanzia di qualità di dialogo e ricerca di equilibrio: come la bellezza di San Siro, che è casa sia per il Milan che per l’Inter da tempo immemore. Ci sarà sempre rivalità tra la Nord e la Sud, fra interisti e milanisti, tra cugini, però condividiamo gioie e dolori, emozioni e batticuori in uno dei luoghi che più amiamo della nostra Milano, lo Stadio di San Siro: ieri, oggi e domani”.
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