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La nostra redazione ha contattato in esclusiva Fabio Bazzani, ex attaccante e commentatore tecnico Dazn, in riferimento al suo passato da giocatore e per le sue sensazioni alla vigilia della sfida fra Atalanta e Milan. Queste le sue parole:
Ci sono giocatori come Bazzani nelle attuali rose di Atalanta e Milan?
"E' sempre difficile dirlo. Diciamo che le caratteristiche più vicine alle mie sono quelle di prima punta. Sicuramente non quelle di Morata, che è un giocatore più di movimento, mi vien da dire Retegui, classica prima punta da area di rigore e colpitore di testa. Difficile fare paragoni, ma le caratteristiche che più si avvicinano a quello che era il mio gioco sono un po' più le sue, o anche quelle di Tammy Abraham. Le classiche prime punte".
Ivan Gattuso of AC Milan is challenged by Fabio Bazzani of Sampdoria (Photo by New Press/Getty Images)
Vedi una favorita fra Atalanta e Milan?
"Sicuramente in questo momento può essere favorita l’Atalanta, la classifica dice questo. Vive un momento straordinario, quindi può sembrare strano dirlo ma è normale che in questo momento è lei la favorita. Non in misura netta, perché il Milan, pur con le difficoltà iniziali ha dimostrato che nella partita secca può battere chiunque. Lo si è visto con l’Inter e col Madrid. E' una partita aperta. Chiaro che l’Atalanta gioca in casa, sicuramente ha più certezze e più consapevolezza del Milan, secondo me, perché viene da un percorso tale con Gasperini, quest’anno sembrano veramente una macchina perfetta. Leggermente favorita l'Atalanta, però ripeto, il Milan ha giocatori e una squadra che nella partita secca possono far male a chiunque."
Questo può essere l'anno dello scudetto dell'Atalanta?
"Che possa star lì fino alla fine si, poi andrà valutata quando le partite peseranno tanto, quando ogni partita sarà una finale. Se sarà ancora in Champions dovrà riuscire a gestire l’energia mentale per approcciare a tutte le partite come se non ci fosse un domani. Napoli e Inter hanno più abitudine a lottare per lo scudetto: gli azzurri l’hanno vinto due anni fa, ed hanno un allenatore come Conte che può preparare una sola partita a settimana. Però credo che l'Atalanta quest'anno possa dire la sua fino in fondo, poi da qui a vincerlo saranno decisivi anche gli episodi. Può essere un'insidia importante per l'Inter che è campione d'Italia."
Cosa pensi di Giampiero Gasperini e di Paulo Fonseca?
"Gasperini straordinario, perché ogni anno rende l'Atalanta sempre più forte, più competitiva e gli alza sempre il livello, nonostante poi magari parta qualche giocatore, gli arrivano quelli nuovi e li fa rendere a mille, straordinario. Sta confermando ogni anno di essere un top player della panchina. Fonseca è un allenatore, secondo me, che deve ancora prendere in mano del tutto la situazione, il Milan va ad alti e bassi, ha fatto buone partite ma sta difettando in continuità, soprattutto nell'equilibrio. Adesso potrebbe dall'Empoli e con la coppa Italia, pur non essendo test importanti, aver preso la strada giusta. Al momento Fonseca ha alternato alti e bassi, i rossoneri sono lontani in classifica ma ci si aspetta che possa accorciare e guadagnare posizioni. E' un buon allenatore, ma secondo me è presto per giudicarlo oggi sul Milan. Non è ancora al livello di Gasperini."
Il Milan può ancora rientrare nella corsa scudetto?
"Ci vorrebbe una rincorsa più unica che rara, perché i punti sono tanti e tante sono le squadre davanti. Non fai la corsa solo su una squadra, ma dovresti recuperare sull'Atalanta, sul Napoli e sull'Inter, che sono secondo me le tre squadre che se lo giocheranno. Io credo che il Milan possa tranquillamente andare a riprendere Fiorentina e Lazio e giocarsi il posto Champions, ma che riesca a completare la rimonta che metta dietro Inter, Napoli e Atalanta la vedo molto complicata. Anche perché è una squadra che ha cambiato allenatore, che deve ancora trovare una sua identità. Non so se riuscirà a trovare quella continuità per fare un filotto così. Oggettivamente la vedo molto difficile."
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