Comunque vada il derby, il Milan ci arriva compatto e con le idee chiare

Il derby rossonero è incentrato sulle parole di Allegri alla vigilia e sull’importanza di riavere a disposizione Rabiot che partirà titolare, come ha confermato lo stesso allenatore in conferenza stampa. L’opinione generale è che il match di stasera sia fondamentale per non perdere terreno dall’Inter e dalla vetta: resiste sui giornali l'ipotesi Thiago Silva a gennaio.

Il fattore Allegri e il derby

La combinazione Milan-nazionale è curiosa: Nkunku è una certezza di Deschamps, ct francese, più di quanto oggi lo sia per Allegri. In pochi mesi, in un ambiente societario che appariva all'esterno dispersivo e poco compatto, il livornese ha trasformato quella che sembrava un'Armata Brancaleone in una squadra.

Fin dal suo arrivo Allegri ha messo in chiaro le cose: più che parlare, bisogna fare. Correggendo i difetti, gli errori e anche le pigrizie che l’anno scorso hanno portato all'ottavo posto. Rientra in questa nuova visione la scelta di ripristinare il ritiro pre-partita, abolito negli anni di Pioli ma reintrodotto da Max per arginare una certa anarchia.

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Attorno al derby. Diverge un po’ il tasso di ottimismo dei due presidenti quando si parla del nuovo stadio. Molto più incline all’entusiasmo Paolo Scaroni, più prudente Giuseppe Marotta, consapevole che il cammino sarà ancora ricco di ostacoli. Il pilastro del fatturato rossonero è sempre più rappresentato dal comparto commerciale, grazie al knowhow nello sport-entertainment del fondo di Gerry Cardinale.