Le principali dichiarazioni dell’allenatore dell’Hellas: "Qualcosa cambierà, ci sono vari giocatori che si candidano dal primo minuto e rientra Duda. Dobbiamo reagire a quello che è successo, concentrandoci su quello che dobbiamo fare ora e sul nostro obiettivo. Sappiamo reagire, anche se per caratteristiche ogni tanto cadiamo. Ci vergogniamo di quello che succede, ma dall’altra parte ci emozioniamo per le cose buone. I primi giorni post sconfitta sono sempre difficili, poi abbiamo fatto un lavoro insieme per tornare alla realtà. Dobbiamo avere la consapevolezza di potercela fare con la nostra squadra, senza perdere autostima. Giocare a San Siro è difficile per tutti, serve una reazione tecnica e nell’anima. Va fatto sempre perché il campionato ce lo impone e togliendoci la psicosi di queste partite con le big, perché sono i momenti belli del campionato".
VIGILIA IMPORTANTE
Verona, Zanetti 100 partite in A: “Conceicao ha il suo carattere e io il mio…”
Le indicazioni di formazione
—"Valentini si candida per un posto, mi è piaciuto quando è entrato. Duda? La squadra si sorregge su pochi leader e l’ultima formazione era veramente poco esperta. Lui è importante, ma non deve essere tutto sulle sue spalle. Bisogna crescere perché non si può perdere il carattere quando mancano questi giocato. I giovani? Lambourde e Cisse hanno già avuto minutaggio, ma per lanciare certi tipi di giovani deve esserci il contorno giusto. Non vuol dire che non possono giocare, ma in questo momento l’esperienza conta".
Gli altri temi: "Il Milan ha un coefficiente tecnico impressionante, ma concentrarsi sulla forza dei rossoneri adesso non avrebbe senso. Conceiçao mi sembra un allenatore caratteriale, io ho il mio e ognuno ci tiene a modo suo. Dobbiamo capire cosa possiamo fare meglio noi, ma siamo in Serie A e queste squadre dobbiamo sfidarle, in maniere dignitosa e senza timore reverenziale. Ci dobbiamo credere di più, ai miei tempi avevamo più paura degli scontri diretti. Era stupendo andare a San Siro, qui è al contrario e con le grandi abbiamo paura di non farcela in partenza. Le 100 panchine in Serie A? Per me significa tornare indietro nel tempo e ricordarmi da dove sono partito per arrivare qui. Con il lavoro sono arrivato nel massimo campionato italiano e in una piazza meravigliosa. Non ho nessun sentimento per me stesso, penso solo al Verona e non esiste nient’altro».
Ancora Zanetti: "Principio di pubalgia per Lazovic, è rientrato ieri, a disposizione a mezzo servizio. Per Faraoni piccolo stiramento, ma ci sarà per dare una mano. Tengstedt e Serdar fuori altri due-tre partite. Livramento è rientrato giovedì e sarà della partita".
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